Coronavirus, Speranza: "Nodi sciolti su Dl Rilancio, 3,25 miliardi per la sanità"

Politica

Il ministro della Salute: "Circa 1,5 miliardi per gli ospedali pubblici e altrettanti per l'assistenza sul territorio. Nel decreto anche l'assunzione di 9600 infermieri e l'aumento del 115% dei posti in terapia intensiva". Sui dati del contagio: "I numeri sono in discesa, ma quelli attuali sono ancora precedenti alla fine del lockdown"

Prudente sui numeri del contagio, ottimista sul varo del Dl Rilancio. Il ministro della Salute Roberto Speranza, a “Di martedì”, fa il punto sulla Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. “I contagi sono in discesa - dice - ma i dati di oggi sono quelli della fase precedente alla fine del lockdown”. Per quanto riguarda il decreto, assicura Speranza, “i nodi ormai sono tutti sciolti” (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE).


"Nel dl Rilancio 3,35 miliardi per la sanità"

Speranza annuncia che il decreto Rilancio, che sta per essere approvato dal Consiglio dei ministri, "prevede 3,25 miliardi per la sanità, più di quanto non sia stato stanziato negli ultimi 3 anni dalle manovre economiche". Circa 1,5 miliardi per l'ospedalità pubblica e altrettanti per l'assistenza sul territorio. Previsti inoltre l'assunzione di 9600 infermieri e l'aumento del 115% dei posti in terapia intensiva. 


“Nessuno pagherà Iva su mascherine”

Speranza garantisce inoltre che "nessuno pagherà l'Iva sulle mascherine. La novità sarà introdotta nel Dl Rilancio” e che da agosto l'Italia sarà in grado di produrre da sola i dispositivi di protezione per bocca e naso.“Nel fine settimana dati su inizio Fase 2”


"Nel fine settimana primi dati su efetti Fase 2"

Mentre per una prima risposta sugli effetti della Fase 2, “solo nel fine settimana - spiega Speranza - avremo i dati epidemiologici relativi al periodo successivo al 4 maggio”. Numeri che dovrebbero servire anche al governo di decidere se aprire o meno alle visite agli amici.

“Da lunedì più autonomia alle regioni"

Di sicuro c’è che "da lunedì - continua Speranza - daremo più autonomia alle regioni e le regioni meno colpite potranno permettersi qualcosa in più rispetto alle aree più colpite”.

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