I deputati della Lega hanno occupato l'Aula di Montecitorio per protestare contro il dpcm sui passi da fare a partire dal 4 maggio. FdI: sorpresi, gesto non condiviso. La minoranza firma una mozione che chiede il ripristino delle "libertà costituzionalmente garantite”
La Lega va all'attacco del governo sulla Fase 2 e annuncia: "Restiamo a oltranza in Parlamento, finché non ci saranno risposte per tutti i cittadini. Rimarremo finché il governo non darà risposte chiare e tempi certi". Così il Carroccio in una nota dopo aver firmato in giornata, insieme a Fratelli d'Italia, Forza Italia e Noi per l'Italia, una mozione in cui si chiede lo stop al decreto ministeriale sulle misure per la Fase 2, in partenza dal 4 maggio, e il ripristino di "tutte le libertà costituzionalmente garantite" nel rispetto "delle misure di sicurezza e delle norme sul distanziamento sociale". Una mossa, quella della Lega, che sorprende però Fratelli d'Italia, come fanno sapere fonti del partito all'Ansa: FdI non è stata informata dell'iniziativa della Lega, gesto che pertanto non è stato mai condiviso. Intanto, critiche al dpcm sono arrivate anche da parte della maggioranza a partire da Renzi, leader di Italia Viva, e Graziano Delrio, capogruppo alla Camera del Pd (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE TAPPE DELL'EPIDEMIA - LE FOTO SIMBOLO).
La Lega: "Presidieremo il Parlamento finché il governo non darà risposte chiare"
"Madri, padri, imprenditori, commercianti, lavoratori non sanno cosa fare", si legge nella nota con cui la Lega annuncia di voler presidiare il Parlamento. "Non rallenteremo né impediremo il regolare svolgimento dei lavori programmati", continua la nota. "Porteremo nelle aule, dove resteremo anche quando la seduta è conclusa, le voci dei lavoratori, di chi soffre, dei disabili, di chi è più fragile. Rimarremo finché il governo non darà risposte chiare". E ancora: "È ora che sia coinvolto di nuovo il Parlamento nelle decisioni che riguardano la vita, i diritti e le libertà di ognuno di noi. È ora che si torni a essere una democrazia compiuta" (IL CALENDARIO DELLE RIAPERTURE - COME SARANNO I TRASPORTI).
Salvini: "Servono certezze"
Salvini, a 7gold, ha affermato che la Lega cercherà di essere più incisiva "per far ascoltare la voce dei cittadini". "Gli italiani - ha aggiunto - stanno dimostrando enorme pazienza, però la pazienza per molti non coincide con l'affitto, col mutuo e con le bollette e quindi vediamo di fare tutte le pressioni possibili perché il governo ascolti queste persone". In un'intervista a La Stampa, invece, il leader della Lega ha detto che si faranno pressioni anche "per fermare la tirannia della Cgil" colpevole, a suo dire, di voler bloccare tutto a partire da "i voucher, il saldo e stralcio, il condono fiscale, il nuovo codice degli appalti". "La nostra pazienza si è esaurita" è l'avviso di Salvini, che si dice comunque disponibile a offrire al governo "un piano di ricostruzione nazionale" che includa un "via la burocrazia, via il codice degli appalti, via le pendenze edilizie" perché per la Fase 2 "servono certezze, ma qui c'è solo confusione" (COSA CAMBIA PER LO SPORT - CHI SONO I "CONGIUNTI"? - I CODICI ATECO DELLE ATTIVITÀ CHE RIAPRONO).
La mozione contro il dpcm
Nella mozione firmata dalla minoranza si chiede che venga ristabilito "lo stato di diritto al fine di correggere tutte le storture normative emerse", "in modo da riavviare la normale dialettica con il Parlamento" assegnando "a norme di rango primario eventuali interventi limitativi delle libertà". "L'emergenza sanitaria determinata dall'arrivo in Italia dell'epidemia da Covid-19 - hanno scritto inoltre i capigruppo Lollobrigida, Lupi, Gelmini e Molinari nella mozione - rischia di stravolgere tutto l'impianto costituzionale del nostro Paese nell'importantissima parte riguardante proprio i diritti e le libertà fondamentali costituzionalmente garantiti".
Delrio: "Finita fase dei dpcm"
Anche per il capogruppo alla Camera del Pd, Graziano Delrio, la fase dei dpcm deve finire pur apprezzando la prudenza e la gradualità con cui il premier ha deciso le fasi delle riaperture. In un'intervista a La Repubblica, Delrio ritiene che ora che la prima fase dell'emergenza è terminata "il Parlamento deve tornare a esercitare i suoi poteri di indirizzo e controllo sull'esecutivo". Più duro è stato il leader di Italia Vita che ha descritto l'ultimo dpcm come "uno scandalo costituzionale".
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