In un’intervista al Corriere della sera, il leader della Lega attacca: "Le mie idee sul Cura Italia tutte bocciate". "Il primo maggio - annuncia quindi - presenteremo il progetto di ricostruzione", con stop a burocrazia e l'azzeramento delle cartelle esattoriali
"Il governo ascolti il nostro piano o basta con la concordia nazionale" per far fronte all'emergenza coronavirus (AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA: LE GRAFICHE - LE IPOTESI SULLA FASE 2). A dirlo, in una intervista al Corriere della sera, il leader della Lega, Matteo Salvini che attacca: "Le mie idee sul Cura Italia (COSA PREVEDE) tutte bocciate". "Il primo maggio - annuncia quindi - presenteremo il progetto di ricostruzione", con stop a burocrazia e l'azzeramento delle cartelle esattoriali. "Vedremo se a Palazzo Chigi ci sarà una serietà diversa”, sottolinea Salvini.
"Ricostruire sulla libertà del fare"
In vista della cosiddetta fase due "tutti, gli imprenditori, i piccoli, i commercianti, i lavoratori chiedono di bloccare la burocrazia, di azzerare la burocrazia”, ha inoltre spiegato ieri il leader del Carroccio durante la trasmissione Talk 24. Per ripartire occorre "concretezza, soldi freschi subito senza codici degli appalti, complicazioni: occorre fare, ricostruire sulla libertà del fare". "Siamo al 44esimo giorno di chiusura di quarantena obbligatoria - ha osservato - ci sono tantissimi italiani che stanno aspettando le mascherine promesse. Hanno nominato un mese e mezzo fa un commissario nazionale straordinario per cercare mascherine e darle agli italiani. E - ha concluso Salvini - ancora non ci siamo" (LE TAPPE - I PAESI CON IL MAGGIOR NUMERO DI CONTAGI - LA MAPPA DEL CONTAGIO - FOTO SIMBOLO).