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Coronavirus, Lamorgese: “A Pasqua controlli rafforzati sugli spostamenti, stiamo a casa”

Politica

La ministra dell’Interno al Corriere della Sera: “Scongiuriamo i trasferimenti in seconde case e località turistiche”. Sul rischio di infiltrazioni mafiose nell’emergenza: “Tantissimi lavoratori precari potrebbero rappresentare un bacino d’utenza per la malavita”

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“A Pasqua dobbiamo rimanere tutti a casa per il nostro bene e dei nostri cari, e per consentire all’Italia di ripartire il prima possibile. Per questo i controlli sugli spostamenti affidati alle forze di polizia sono stati rafforzati”. A dirlo è la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese che, in un’intervista al Corriere della Sera, parla anche del rischio che la criminalità organizzata possa sfruttare l’emergenza coronavirus: “Tantissimi lavoratori precari, gli stagionali e quelli non regolarizzati, soffrono la crisi dell’occupazione e potrebbero rappresentare un bacino d’utenza per la malavita, soprattutto al Sud, anche per promuovere un reclutamento a basso costo” (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA: LA MAPPA).

“No a trasferimenti nelle seconde case e nelle località turistiche”

La ministra dell’Interno spiega che, per le festività pasquali, aumenteranno i controlli per “scongiurare i trasferimenti nelle seconde case e nelle località turistiche”. “Sarebbe un peccato vanificare, proprio ora che s’intravede un po’ di luce, l’immane sforzo compiuto dall’intera Nazione - osserva - a partire dal personale sanitario che ha già pagato un tributo altissimo”. Tuttavia, precisa, “la stragrande maggioranza degli italiani ha fin qui compreso la gravità dell’emergenza, rispettando il distanziamento sociale” (CONTE: NO A RIAPERTURALE TAPPE DELL'EPIDEMIA - LE FOTO SIMBOLO - I CONTAGI IN ITALIA: LE GRAFICHE)

“Intelligence sul territorio contro le mafie”

Interpellata poi sulla strategia del Viminale per contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’emergenza Covid-19, Lamorgese spiega che si basa “su un’attività informativa e investigativa che cerca di intercettare e di anticipare ogni iniziativa di alterazione del mercato, inquinamento del tessuto economico e condizionamento nell’assegnazione degli appalti”. “Sto per emanare una direttiva ai prefetti per assicurare il monitoraggio e il flusso informativo su situazioni a rischio di infiltrazioni criminali, sollecitando un’azione di intelligence sul territorio”, aggiunge la ministra, spiegando di aver “dato indicazioni di monitorare con attenzione le dinamiche societarie nelle filiere dell’agro-alimentare, delle infrastrutture sanitarie, della gestione degli approvvigionamenti, specie di materiale medico“ (LA POLEMICA SU DIE WELT: "LA MAFIA ASPETTA I SOLDI DALL'UE).