Coronavirus, ministro Provenzano: “Il reddito di cittadinanza va esteso”

Politica

In un’intervista a Repubblica, il ministro per il Sud lancia l’allarme: "Bisogna agire subito, è a rischio la tenuta democratica. Servono misure immediate di sostegno”. Gli fa eco il sindaco di Napoli De Magistris: “Subito il reddito di quarantena”

"Bisogna agire subito, è a rischio la tenuta democratica. Il reddito di cittadinanza va esteso". Il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, ha lanciato il suo monito in una intervista a Repubblica, in una fase in cui l’emergenza coronavirus sta colpendo duramente l’economia italiana (AGGIORNAMENTI - SPECIALE). "In gioco c'è l'ossatura della democrazia. La polveriera sociale rimanda a una grande questione democratica. Viviamo giorni in cui per stato di necessità molte libertà sono compresse. Per ritrovarle dopo, dobbiamo affrontare le disuguaglianze anche nel momento dell’emergenza”, ha detto Provenzano (DOMANDE E RISPOSTE DEGLI ESPERTI A SKY TG24).

Le modifiche al reddito di cittadinanza

“Siamo entrati in questa crisi essendo già il Paese più diseguale d’Europa”, ha proseguito il ministro che sulla possibile estensione del reddito di cittadinanza, chiarisce: "Volevamo migliorarlo già prima del coronavirus, adesso diventa indispensabile. Rivedendo i vincoli patrimoniali, chi ha una casa familiare o dei risparmi in banca che non vuole intaccare oggi non può accedervi. Rafforzando il sostegno alle famiglie numerose. Rendendolo compatibile con il lavoro, per integrare il reddito se necessario (LA MAPPA DEL CONTAGIO - LE FOTO SIMBOLO).

"Servono misure immediate di sostegno”

"All'economia di sopravvivenza, che non è solo al Sud, ma coinvolge anche autonomi, partite Iva proletarizzate, piccoli professionisti, occorre offrire una garanzia nella legalità”, ha aggiunto Provenzano. "Per chi ha perso il lavoro deve essere una cifra equa rispetto alla cassa integrazione: 1000-1100 euro al mese. In tutti gli altri casi deve essere un compenso che garantisca la dignità. Bisogna creare lavoro buono con gli investimenti. Ma in attesa che questo avvenga la società va accompagnata. Nell'emergenza, servono misure universali e immediate di sostegno. Parlo di misure per l'emergenza - aggiunge il ministro -, ma serve anche una riforma fiscale: chi ha di più deve dare di più. Patrimoniale? Sono tante le formule".

De Magistris: subito il reddito di quarantena

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris ha fatto una proposta simile su Twitter: "Il governo deve istituire immediatamente il reddito di quarantena per tutte le persone che sono rimaste prive di denaro. E' necessario immettere subito liquidità nelle loro tasche per consentirgli di avere beni di prima necessità. Napoli fa e farà la sua parte”, ha detto il primo cittadino.

Castelli: ora reddito di emergenza per tutti

L’idea di un reddito emergenziale viene proposta anche da Laura Castelli, viceministro all’Economia, che in un’intervista La Stampa dice: "Ora reddito di emergenza per tutti. Servono 100 miliardi per ricostruire. Garantire reddito a tutti, con uno strumento facile da usare. Su questo c'è accordo con l'opposizione. Chiamiamolo reddito di emergenza, o reddito straordinario. Varrà finché non rientreremo alla normalità. Stiamo pensando di semplificare le procedure di accesso al reddito di cittadinanza, allargandolo a chi non ce l'ha, e senza le condizioni previste". Su cifre e tempi, la ministra si tiene cauta: "Ne stiamo parlando, anche con l'opposizione: il prima possibile e la cifra sarà dignitosa". "Forse è lui che è diventato un nostro fan - aggiunge alludendo a Mario Draghi -: è grazie al M5S che abbiamo un welfare e delle garanzie sociali che, mentre il Paese si ferma, aiutano a evitare pericolosi conflitti sociali”.

Conte: evitare errori tragici, l'Europa sia all'altezza

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in una intervista al Sole 24 Ore, dal canto suo ha esortato l'Europa a "non compiere errori tragici". “Non stiamo proponendo forme di mutualizzazione del debito - chiarisce quindi Conte -. Il nostro sforzo di bilancio arriverà a 50 miliardi". Conte ha illustrato la proposta italiana all'Europa: un piano straordinario di ricostruzione che sia all'altezza almeno di quello di americani e cinesi, e uno European Recovery Bond, vale a dire uno strumento di debito comune europeo che ci permetta di ricostruire il tessuto economico-sociale del Vecchio continente. Conte conferma anche che con il decreto legge di aprile "il nostro sforzo complessivo di bilancio arriverà a una soglia ben superiore ai 50 miliardi" (comprendendo i 25 già varati). "Metteremo in campo un sostegno senza precedenti ai finanziamenti per la nostra economia, pari a quello offerto dai pacchetti di politiche più ambiziosi approvati in questi giorni in Europa".

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