Il leader leghista annuncia che il Carroccio parteciperà il 10 dicembre alla manifestazione di solidarietà per la senatrice, sotto scorta per le minacce ricevute. "Il dibattito tra fascismo e comunismo, che sono sepolti dal passato, non mi appassiona”, ha aggiunto
Il leader della Lega Matteo Salvini non conferma l'incontro di ieri a Milano con la senatrice Liliana Segre, che era stato annunciato da diverse testate giornalistiche. "Io gli incontri che ho li comunico. Gli incontri che non comunico io, per quanto mi riguarda, non ci sono", ha detto Salvini al suo arrivo a Eicma, l’esposizione internazionale del ciclo e motociclo. "Quando c'è qualcosa di democratico che riguarda il futuro lo sosteniamo”, ha poi risposto a chi gli ha chiesto se anche la Lega scenderà in piazza a sostegno della senatrice - che si trova sotto scorta per le minacce ricevute - nella manifestazione dei sindaci del 10 dicembre a Milano. "Il dibattito tra fascismo e comunismo, che sono sepolti dal passato, non mi appassiona", ha aggiunto.
"Donna estremamente intelligente"
"L'incontro con la Segre l'avrò più avanti. Lo chiedo io. Quando avverrà? Presto", ha ribadito l’ex ministro dell’Interno. A chi gli ha chiesto quali saranno i temi che affronterà con Segre, Salvini ha risposto: "Io ascolto ascolto, è una donna estremamente intelligente. Sono giovane, ho voglia di capire, di imparare e di ascoltare". Quanto alla presidenza della commissione contro l'odio, la senatrice "farà le sue scelte a prescindere da quello che suggerisce Salvini. Ritengo che sia una donna estremamente intelligente quindi - ha concluso Salvini - non ha assolutamente bisogno dei miei consigli”.
"Mi è appena arrivato un altro proiettile, non piango"
Questa mattina Salvini, rispondendo a giornalisti che gli chiedevano se è ‘più a rischio’ lui o la senatrice Liliana Segre, aveva replicato: "A me è appena arrivato un altro proiettile. Non piango. In un Paese civile non dovremmo rischiare né io né la Segre".