Il video, postato sull'account Twitter del presidente del Consiglio, arriva dopo la provocazione social di Salvini che ha pubblicato la presa in giro di una donna che ha scambiato il premier per l'allenatore dell'Inter
“Ma allora è veramente il ct della Nazionale”. Ironizza sull’omonimia di cognome del premier con il tecnico dell'Inter, uno dei tanti utenti che hanno commentato il video postato dal primo ministro sul suo profilo twitter in cui lo si vede palleggiare con l'imprenditore perugino Brunello Cucinelli. Un numero a sorpresa durante la visita a Solomeo, in Umbria, nell’azienda del "re del cashmere".
"Divisa" non adatta ma ottimo controllo di palla
A margine della visita nell'azienda Cucinelli, il premier si è ritagliato uno spazio per giocare con il pallone insieme all'imprenditore. Almeno quindici palleggi, con un ottimo controllo di palla, alternando destro e sinistro, nonostante una “divisa” non adatta all'occasione. 15 secondi di video postati dallo stesso Conte sul suo profilo twitter ufficiale. Un tweet che segue di poche ore una stoccata social, sempre a tema calcistico, di Matteo Salvini. Il leader della Lega aveva postato ieri un video che ritraeva Conte in piazza, in Umbria, avvicinato da alcune persone convinte di incontrare il tecnico dell'Inter, Antonio Conte, e non il presidente del Consiglio.
La visita in Umbria a tre giorni dalle Regionali
“Non sono qui per campagna elettorale, avevo promesso che sarei tornato e l’ho fatto”, ha detto Conte che ha ribadito: “Ho grande rispetto per gli umbri ma questo voto non è un test decisivo rispetto al programma governo che si compone di tantissimi punti che vanno perseguiti a prescindere dalla risposta che darà il popolo umbro”. E ancora: “Questo governo è amico delle imprese, perché gli imprenditori hanno coraggio, non si rilassano, ogni giorno si misurano con una sfida e l’obiettivo comune di perseguire un business. Se lo si riesce a fare tenendo conto delle istanze etico-sociali e dell’impatto ambientale, allora diventano persone illuminate che fanno progredire la società”.