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Migranti, Lamorgese: "Non possono essere lasciati soli gli Stati più esposti"

Politica

Il ministro dell'Interno, intervistata dal Corriere della Sera: "La crisi siriana può essere affrontata soltanto con una risposta forte dell’Unione Europea". E spiega: per gestire l'intensificazione dei flussi migratori, serve "un approccio europeo solidale"

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"La crisi siriana può essere affrontata soltanto con una risposta forte dell’Unione Europea che favorisca la stabilizzazione politica di quei territori". A sostenerlo è il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese che, intervistata dal Corriere della Sera, parla dell'operazione militare turca contro i curdi e della minaccia del presidente turco Recep Tayyip Erdogan di mandare oltre confine milioni di profughi siriani. E avverte: "L’intensificazione dei flussi migratori che stanno mettendo in crisi i Paesi della frontiera orientale richiede un approccio europeo solidale: non possono essere lasciati soli gli Stati più esposti".

Lamorgese: in vertici su migranti "rinnovato clima di solidarietà"

Nei vertici europei di Malta e Lussemburgo sui migranti, "ho registrato un rinnovato clima di solidarietà", ha poi spiegato il ministro. La bozza di accordo di Malta "è un inizio in direzione di un sistema di gestione più equo e bilanciato", ha precisato. Mentre, rispetto agli sbarchi autonomi, il ministro dell'Interno ha ricordato che non è un fenomeno nuovo: "Nel 2018 le persone arrivate con piccole imbarcazioni sono state 5.999, mentre fino ad oggi sono state 6.409. A settembre si è registrato un aumento, ma stiamo risentendo del particolare momento politico che sta attraversando la Tunisia".

"Proseguire con sostegno a stabilizzazione della Libia"

Sui rimpatri, invece, per il ministro "è necessario sottoscrivere nuovi accordi di riammissione e potenziare quelli esistenti". Ma occorre anche proseguire "nell'azione di sostegno alla stabilizzazione della Libia" e sul piano nazionale, serve uno sforzo ulteriore per "reali politiche di integrazione". Negli obiettivi di Lamorgese, anche quello di "avviare un confronto con le Ong impegnate in operazioni di soccorso in mare". Proprio oggi, intanto, la Ocean Viking, nave di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere, ha soccorso 74 migranti che si trovavano su un gommone in difficoltà a circa 50 miglia dalle coste libiche.