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Conte bis, Salvini al Senato: "Chi non vuole il voto non ha la coscienza a posto". VIDEO

Politica

Il leader della Lega a Palazzo Madama attacca l'esecutivo M5s-Pd: "Siete la minoranza nel Paese". Poi l'avvertimento sulla legge elettorale: "Vogliono garantire l'inciucio a vita". Ironia per il lapsus di Casellati che chiama l'ex ministro Casini

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Nel giorno in cui il governo Conte bis affronta il giudizio del Senato, l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini torna ad attaccare l’esecutivo formato da Pd e M5s (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - FOTO - LA FIDUCIA ALLA CAMERA). "Siamo pubblici dipendenti, dovremmo essere contenti di essere giudicati dai nostri datori di lavoro: chi non vuole passare dal voto vuol dire che non ha la coscienza a posto", ricorda il leader della Lega. E aggiunge, a Palazzo Madama: "Abituatevi alle piazze, siete la minoranza nel Paese: siete la maggioranza solo nei giochi di palazzo per salvare le poltrone". Poi l’attacco sulla legge elettorale: "Chi prende un voto in più governa. Se andate avanti su questo tema, raccoglieremo le firme". "Con questa legge vogliono garantire l'inciucio a vita", accusa (L'INTERVENTO INTEGRALE. VIDEO).

Salvini a Lamorgese su dl Sicurezza: stop è ricattuccio

Salvini ha poi detto di essere "assolutamente a disposizione del nuovo ministro degli Interni (Luciana Lamorgese, ndr) per i dossier aperti. Non per i consigli perché non ne ha bisogno, ma può contare sulla mia leale collaborazione perché si occupa di sicurezza del Paese". Ma ha anche precisato: "Mi auguro che non si pieghi ai ricattucci della sinistra cancellando i decreti sicurezza perché farebbe il male di questo Paese".

Le critiche a Conte

Nel discorso di Salvini non sono mancate nemmeno le critiche a Conte (VIDEO): "Non la invidio, presidente Conte-Monti. Si vede uno quando ha il discorso che gli viene da dentro e quando uno deve eleggere un compitino a cui non crede neanche lui. Siete passati dalla rivoluzione al voto di Casini, Renzi, Monti". Poi un riferimento anche al ruolo del premier nell'Ue, nel giorno in cui Paolo Gentiloni è stato nominato commissario all'Economia: "L'Europa la vogliamo diversa. E vogliamo un'Italia a testa alta: l'immagine dell'uomo che sussurrava alla Merkel non fa bene al Paese". Ma le critiche hanno riguardato anche la vicenda di Bibbiano, con l'ex ministro che ha incalzato: "Tutto il Parlamento dovrebbe pretendere chiarezza" (LA MAGLIETTA DI BORGONZONI: "PARLIAMO DI BIBBIANO").

Salvini: "Torneremo a governare"

Il leader del Carroccio ha poi spiegato di aver "sottovalutato la fame di poltrone", ma ha garantito: "Torneremo a governare questo Paese per amore dell'Italia e non della poltrona", anticipando di stare già lavorando al programma del prossimo esecutivo.

Il lapsus di Casellati: chiama Salvini "Casini"

Molti gli applausi dei leghisti incassati da Salvini, con i senatori del Carroccio tutti in piedi, alla fine dell'intervento. Ma il leader leghista è stato oggetto anche di un lapsus della presidente del Senato Elisabetta Casellati. Quando lo ha invitato a chiudere il suo intervento - perché era finito il tempo a disposizione (20 minuti) -, al posto di chiamarlo "Salvini", lo ha chiamato "senatore Casini". Lo stesso leader della Lega ha reagito sorridendo e dicendo: "No, Casini proprio no" (VIDEO).