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Tria: "Minibot illegali e non necessari". Salvini: "Se vuole fare ministro tagli le tasse"

Politica

Il ministro dell'Economia alza il tiro sullo strumento, parlando da Londra. Gli rispondono, a distanza, i due vicepremier dall'assemblea annuale Confartigianato: “Trovi una misura alternativa altrimenti si fanno”. Mattarella: “Essenziale assicurare solidità dei conti"

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I minibot sono una misura "illegale e non necessaria" (COSA SONO). Il ministro dell'Economia Giovanni Tria alza il tiro sulla misura voluta dal governo gialloverde, parlando a Londra di fronte a una platea di investitori e operatori finanziari, prima di un faccia a faccia con il cancelliere dello Scacchiere britannico, Philip Hammond. "Credo che il parlamento non avesse compreso la situazione reale, a volte decide cose solo per ragioni politiche", prosegue, notando per altro come già "alcuni partiti si fossero chiamati fuori". "Non penso che saranno introdotti, voglio essere chiaro su questo", aggiunge il ministro Tria, che sottolinea: "La nostra politica fiscale è prudente".

Le risposte dei vicepremier a Tria

Gli rispondono, a distanza, i due vicepremier dall'assemblea annuale di Confartigianato. “Non mi affeziono ai nomi e ai termini e alle definizioni ma lo Stato deve pagare i propri debiti altrimenti non ha alcuna credibilità per chiedere le tasse", dichiara Luigi Di Maio. Matteo Salvini aggiunge: "I minibot sono uno strumento, un mezzo per raggiungere il fine del pagamento dei debiti dello Stato. Se il ministro ha un'idea diversa la porti al tavolo, altrimenti si fa quello che c’è nel contratto di governo e che ha approvato il Parlamento". Poi lancia la provocazione: “Chi vuole fare il ministro di questa squadra sa che il taglio delle tasse è la priorità di questo Paese".

Mattarella: "Essenziale solidità dei conti"

È essenziale "assicurare la solidità dei conti per la tutela del risparmio e l'accesso al credito”, afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio di saluto inviato in occasione della stessa assemblea di Confartigianato.

Tria: "Manovra trumpiana? Ci vorrebbe il dollaro"

Bloomberg riporta altre dichiarazioni del ministro dell'Economia: "Tutti sanno che l'Italia è in una situazione macroeconomica non molto buona", avrebbe detto Tria. Ma il ministro, parlando a Londra nel corso di un incontro con investitori della City, si è anche detto "fiducioso in un accordo con la Commissione Ue che sarà raggiunto e che la procedura per il debito eccessivo sarà scongiurata". Per effetto degli incassi fiscali migliori delle previsioni si conferma un obiettivo di target del 2,1/2,2% nel 2019, dice ancora il ministro dell’Economia, commentando la battuta che ieri sera Salvini ha fatto da Washington: "Una manovra trumpiana implica avere il dollaro, e noi abbiamo l'euro". “A parte questo – prosegue Tria - la nostra manovra è quella che abbiamo deciso e approvato". Basata su "una politica fiscale prudente, ma compatibile con la necessità di crescere di più". La flat tax e il salario minimo "non sono rumori elettorali, ma provvedimenti importanti: il problema è vedere come si disegnano e i temi in cui si attuano", spiega il ministro dell'Economia. "Il perimetro" entro cui si possono realizzare è quello "del quadro di finanza pubblica già approvato dal Parlamento" nell'ambito della manovra, ha precisato.

Tria: “Non abbiamo bisogno dei minibot”

Alle polemiche sollevate dal ministro degli Interni, Tria in conferenza stampa da Londra, ha riposto: "Non ho nulla da obiettare" a Matteo Salvini, "dico solo che non abbiamo bisogno dei minibot". "Il debito della Pubblica Amministrazione verso i fornitori si è ridotto - ha tagliato corto Tria - è poco più che fisiologico. Per questo siamo in grado di pagarlo in euro. Non ho bisogno dei minibot, né di trovare misure alternative".

Domani vertice Conte-vicepremier-Tria

Con ogni probabilità parteciperà anche il ministro dell’Economia al vertice che si terrà domattina presto tra il premier Giuseppe Conte e i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini sulla procedura d'infrazione Ue. L'incontro dovrebbe tenersi prima che Conte vada in Aula alla Camera per l'informativa sul Consiglio europeo e servirà anche a condividere la lettera che Il premier invierà a Bruxelles.