Legittima difesa, il Senato approva il ddl. Salvini: "Bellissimo giorno per gli italiani"

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Il testo è passato, in terza lettura, con 201 voti favorevoli, 38 contrari e 6 astenuti. In Aula applausi della Lega, assenti i rappresentanti di governo pentastellati. L'Anm: "Dubbi di incostituzionalità"

Con 201 voti favorevoli, 38 contrari e 6 astenuti, il Senato, in terza lettura, ha approvato il disegno di legge sulla legittima difesa (COSA CAMBIA). Il voto è stato accolto dagli applausi della Lega e di parte dei M5s. Il Pd si è schierato contro il provvedimento. In Aula il ministro dell'interno Matteo Salvini, il ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e quello per l'Agricoltura Gianmarco Centinaio. Assenti i rappresentanti di governo del Movimento 5 stelle. Salvini esprime soddisfazione per il via libera definitivo, mentre c'è chi esprime perplessità sul contenuto della riforma, su tutti l'Associazione nazionale magistrati che sottolinea "numerosi dubbi di incostituzionalità" (DI MAIO CONTRO PROPOSTA DI LEGGE PER FACILITARE ACQUISTO DI ARMI).

Salvini: "Giorno bellissimo per gli italiani"

Il ministro dell'Interno, che ha voluto fortemente questa riforma, esulta dopo l'approvazione del ddl e mostra una t-shirt con la scritta "La difesa è sempre legittima": "Questo 28 marzo - commenta il leader della Lega - è un giorno bellissimo non per la Lega ma per gli italiani. Dopo anni di chiacchiere e polemiche è stato sancito il sacrosanto diritto alla legittima difesa per chi viene aggredito a casa sua, nel suo bar, nel suo ristorante. Non si legittima il Far West ma si sta con i cittadini perbene". Non c'era nessun ministro del M5S in Aula? "Voi badate alla forma, io bado alla sostanza. La legittima difesa è legge, poi chi c'è o non c'è, chi sorride di più o meno a me interessa poco", aggiunge il titolare del Viminale, ringraziando anche "gli amici dei 5 Stelle, di Forza Italia e di Fratelli d'Italia che hanno sostenuto questa battaglia". E a chi fa notare i dubbi dei magistrati sulla legittima difesa, Salvini risponde: "Non c'è nessuna perplessità, per chi ha letto il testo".

L'Anm: "Tutti saranno meno garantiti"

Dubbi che vengono invece espressi dal presidente dell'Anm Francesco Minisci: "La nuova legge sulla legittima difesa non tutelerà i cittadini più di quanto erano già tutelati fino ad oggi; al contrario introduce concetti che poco hanno a che fare con il diritto, prevede pericolosi automatismi e restringe gli spazi di valutazione dei magistrati, oltre a portare con sè grandi difficoltà di interpretazione: tutto ciò significa che tutti saranno meno garantiti".

I penalisti: "Legge inutile e pericolosa"

Critico anche il presidente dell'Unione delle Camere penali Giandomenico Caiazza: "E' una legge inutile e pericolosa e interviene su un'emergenza virtuale, inesistente, visto che i casi di legittima difesa in casa sono due all'anno e si tratta di assoluzioni. E' una norma inutile perchè qualunque avverbio inserito in una norma non può evitare la valutazione discrezionale di un giudice su un omicidio avvenuto in casa. Ed è pericolosa perchè diffonde la convinzione nella gente che si possa agire in condizioni di impunità in casa. Non è così".

Le altre reazioni politiche

Numerose pure le reazioni politiche all'approvazione del ddl che per il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno pone lo "stop a ingiusti calvari giudiziari per le vittime". Simile la posizione del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: "Non ci sarà alcun far west, evitiamo semplicemente, da ora in poi, che chi si difende legittimamente debba anche attraversare un calvario giudiziario. Era un punto del contratto di governo e l'abbiamo realizzato". Mentre Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, nonché presidente dell'Europarlamento si augura "che non sia il far West, ma che si rispettino sempre le regole e leggi e che siano tutelati meglio i cittadini, perché a casa propria ognuno deve avere il diritto di difendersi". Per Isabella Rauti, senatrice di FdI, la riforma "rappresenta senza dubbio un passo in avanti; tuttavia non è ciò che era stato promesso né ciò che viene predicato nelle piazze e in tv". Parla invece di "fallimento" di uno Stato di diritto, il senatore Pietro Grasso (LeU): "Via libera alla giustizia 'fai da te'. Questo è il messaggio che passa oggi dall'approvazione di una legge inutile e dannosa: si potrà sparare, uccidere per una presunta difesa, sempre e comunque".

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