Il generale Vito Bardi (centrodestra): "Sarò presidente di tutti i lucani. Il lavoro al primo posto". In seconda posizione, Trerotola (centrosinistra), poi Mattia (M5S) e Tramutoli (Basilicata possibile). Affluenza al 53,58%
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"Considerando il vero tracollo di Pd (che perde ben 16 punti rispetto al 2013) e Forza Italia, se andassimo al voto alle elezioni politiche domani potremmo anche rivincere in quella regione, visto che non esisterebbero le miriadi di liste civetta che hanno assorbito centinaia di voti
soprattutto nei Comuni di provincia. I giornali sono liberi di scrivere ciò che credono; quel che conta e' che il MoVimento, oggi, e' più forte di prima in Basilicata: passa dall'8% delle regionali 2013 a oltre il 20% di oggi. E questa non è la nostra storia, è la realtà!", ha aggiunto il vicepremier Luigi Di Maio su Facebook.
La vicepresidente della Camera Carfagna: "Gli elettori premiano coalizione di centrodestra"
Fontana: "Anche al Sud premiato modello Lombardia"
Il neopresidente Bardi: "Grazie al presidente Berlusconi che si è speso per me personalmente"
"Ringrazio il presidente Silvio Berlusconi che mi ha scelto e che si è speso per me personalmente, ringrazio Matteo Salvini e Giorgia Meloni, e poi tutto lo staff e i supporter": queste le prime parole del neo presidente della Regione Basilicata nella prima conferenza stampa dopo il voto.
Ascani: Continuiamo a esultare per il secondo posto?
Toma, governatore del Molise: "Ennesimo successo, buon lavoro a Bardi"
"Un inequivocabile 'sei a zero' che certifica la sconfitta di un centrosinistra in cerca d'identità e del M5s effimero e logoro. Congratulazioni e auguri di buon lavoro a Vito Bardi e a tutta la coalizione che lo ha sostenuto", ha detto il presidente della Regione Molise, Donato Toma, a commento del voto in Basilicata. "Dopo le elezioni nazionali, in meno di un anno - ha osservato il governatore - sono sei le regioni che hanno scelto di essere guidate da governi di centrodestra: Molise, Trentino, Valle d'Aosta, Abruzzo, Sardegna e Basilicata. La vittoria di Bardi - prosegue - evoca in noi il ricordo di quanto accaduto in Molise un anno fa, quando affrontammo la competizione elettorale a ridosso delle elezioni nazionali del 4 marzo 2018 che avevano sancito la deflagrante affermazione di Di Maio & company. Ci davano perdenti tutti i sondaggi, i molisani, invece, gente concreta con i piedi per terra, in grado di soppesare persone e programmi, ci premiarono ampiamente. L'ho detto e lo ridico: il centrodestra unito vince, perché intercetta la voglia che hanno gli italiani di voltare pagina. Progetti credibili e amministratori seri costituiscono un binomio vincente in forza del quale gli elettori continuano a scegliere donne e uomini di centrodestra. Un punto fermo dal quale non si può prescindere per il futuro assetto del Paese".
Nobili: "Senza Renzi felici e perdenti"
Trerotola: "Abbiamo perso con dignità"
"Ho fatto al generale Bardi le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro: faremo sicuramente un'opposizione dura, di controllo, di verifiche, ma un'opposizione costruttiva". Cosi' il candidato governatore del centrosinistra, Carlo Trerotola, annunciando ai giornalisti di aver parlato al telefono stamani il neo presidente della Basilicata. "Certamente mi aspettavo un dato migliore: in tutte le cose che faccio io sono abituato a correre per vincere - ha aggiunto Trerotola. Posso dire che abbiamo perso con dignità. Abbiamo fatto quanto di meglio potevamo fare. Avendo più tempo ci sarebbe stato il modo di farci conoscere meglio", ha aggiunto, riferendosi all'ufficializzazione della sua candidatura
solo un mese fa.
solo un mese fa.
Ronzulli: "Il centrodestra è maggioranza nel Paese"
"La vittoria in Basilicata, con un candidato indicato da Forza Italia, è solo l'ultima di una lunga serie: segue quelle in Abruzzo, in Friuli Venezia Giulia, in Trentino, in Molise e in Sardegna. Il centrodestra è maggioranza nel Paese", ha detto la vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli, ospite a Mattino Cinque su Canale 5. "Il risultato delle elezioni politiche oggi sarebbe profondamente diverso rispetto a quello di un anno fa. Abbiamo tutti il dovere di prepararci ad una sfida che sarà quella di sempre, contro la sinistra. L'abbiamo sconfitta oggi, dopo 24 anni, in Basilicata; la sconfiggeremo ancora una volta a livello nazionale", ha spiegato la senatrice azzurra.
Mulè: "Siamo di fronte a un clamoroso 'cappotto'"
"Dopo Molise, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Abruzzo e Sardegna tocca alla Basilicata con la marcia trionfale di Vito Bardi, espressione di Forza Italia, dimostrare che gli italiani vogliono un governo di centrodestra. La vittoria in Basilicata è dunque l'ennesima prova che a Roma il governo gialloverde non è lo specchio della realtà, ma una formula di potere che sta facendo il male dell'Italia", ha scritto su Twitter il deputato del centrodestra Giorgio Mulè
Costa: "Nessuna ripercussione sulla tenuta del governo"
"Non credo che ci saranno ripercussioni sulla tenuta del governo, anche perché si sarebbe dovuto vedere qualcosa già dopo le precedenti tornate elettorali". Così, arrivando a Giugliano (Napoli) per un incontro sul tema delle bonifiche, il ministro dell'Ambiente Sergio Costa commenta il risultato delle Regionali in Basilicata. "Andiamo avanti tranquilli - aggiunge - con la dialettica che ci consente sempre di trovare una mediazione. In questo il premier Conte è molto bravo".
Enrico Rossi: "Il centrosinistra risale e diventa seconda forza alternativa alla destra"
È una tendenza che avevamo già visto in Abruzzo e Sardegna e che avevamo giudicato positivamente per il fatto che riafferma lo scontro destra-sinistra: il centro sinistra risale e diventa la seconda forza, il M5stelle crolla". Questo quanto scrive su Facebook il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Che aggiunge: "Adesso dobbiamo guardare oltre".
Di Maio: "Il vero crollo è di Pd e FI"
"Considerando il vero tracollo di Pd (che perde ben 16 punti rispetto al 2013) e Forza Italia, se andassimo al voto alle elezioni politiche domani potremmo anche rivincere in quella regione, visto che non esisterebbero le miriadi di liste civetta che hanno assorbito centinaia di voti
soprattutto nei Comuni di provincia. I giornali sono liberi di scrivere ciò che credono; quel che conta e' che il MoVimento, oggi, e' più forte di prima in Basilicata: passa dall'8% delle regionali 2013 a oltre il 20% di oggi. E questa non è la nostra storia, è la realtà!", ha aggiunto il vicepremier Luigi Di Maio su Facebook.
Zaia: "Elezioni in Basilicata successo personale di Matteo Salvini"
Per il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia quello in Basilicata è "un risultato storico, perché questa Regione era sempre stata governata dal centrosinistra, a differenza di Abruzzo e Sardegna, le ultime nostre conquiste, dove in passato c'era stata un'alternanza al governo regionale". Ma si tratta, aggiunge il governatore del veneto, anche di "una vittoria personale di Matteo Salvini, che ha gettato anima e corpo in una sfida unica: espugnare una roccaforte del centrosinistra". "Ora - conclude Zaia - pancia a terra e lavorare per ricambiare la fiducia avuta dagli elettori. Mi auguro - conclude il governatore del Veneto - che anche con questa regione si rafforzi ancor di più il movimento autonomista, che possa lambire tutto il Paese, da nord a sud. Avanti tutta"
Di Maio: M5S è prima forza in Basilicata
"Gran parte della stampa parla di "voti dimezzati in un anno" e di "crollo", "ma la verità è che abbiamo battuto tutte le liste, anche quelle con gli impresentabili dentro.Il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica in Basilicata", ha scritto su Facebook il vicepremier e leader dei Cinque Stelle Luigi Di Maio. Si tratta di "un risultato che conserviamo con grande senso di responsabilità verso il Paese, senza esultanze da stadio. Noi abbiamo un simbolo, una lista. E andiamo avanti cosi'!, ha aggiunto.
Il commento del sindaco di Napoli al voto in Basilicata
"A un anno dal bellissimo successo elettorale dei pentastellati alle elezioni politiche il partito fondato da Beppe Grillo è ormai al tracollo", scrive sul proprio profilo di Facebook il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. "Il loro punto di non ritorno - si legge nel post - è la questione morale dove hanno perso ogni credibilità: quando stavano all'opposizione bastava che un avversario politico fosse indagato o attinto da un'informazione di garanzia che scattava la loro furia - spesso anche fondata - per le dimissioni del presunto colpevole. Ora che governano questa regola non vale più. Si fa quadrato, come ai tempi di Craxi e Andreotti", ha scritto il primo cittadino del capoluogo campano.
