Mattarella, omaggio a vittime del Vajont: "Siamo sull'orlo di una crisi climatica globale"

Politica

Il capo dello Stato rende omaggio alle vittime del Vajont, la tragedia del 1963, e alle tre persone morte durante la tempesta dell'ottobre 2018. Per l’ambiente "occorrono misure concordate a livello globale"

"Siamo sull'orlo di una crisi climatica globale, per scongiurare la quale occorrono misure concordate a livello globale”. Sono le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella pronunciate al teatro Comunale di Belluno dopo aver visitato il cimitero monumentale di Fortogna (Longarone), che accoglie le circa 2 mila vittime della tragedia della diga del Vajont (IL PERCORDO DELLA MEMORIAI VIDEO).

“No a soluzioni ambientali negative del passato”

Dopo un sorvolo in elicottero fino alla diga del Vajont, Mattarella ha incontrato le popolazioni colpite dall'ondata di maltempo che si è abbattuta nel Bellunese lo scorso novembre 2018 e ha reso omaggio alle tre persone che in quella occasione hanno perso la vita. Per la tutela dell'ambiente, è il monito del capo dello Stato, bisogna respingere "decisamente tentazioni dirette a riproporre soluzioni già ampiamente sperimentate in passato con esito negativo, talvolta premessa per futuri disastri". Il presidente della Repubblica ha infatti evidenziato che "opere di contenimento e regimentazione, se non suffragate dall'apprendimento delle precedenti esperienze, non ottengono risultati positivi ma al contrario opposti a quelli prefissati, violando equilibri secolari che vanno difesi”. Il rischio nel tornare a utilizzare vecchie soluzioni, per Mattarella potrebbe essere quello “di ritrovarci altre volte a piangere vittime, frutto non della fatalità ma drammatica conseguenza di responsabilità umane. L'amara e indimenticabile esperienza del Vajont ce lo insegna ogni momento”.

“Sui disastri ambientali non giustificare la noncuranza dell’ambiente”

Mattarella ha sottolineato che sui disastri ambientali, "limitarsi a evocare la straordinarietà di fatti che si affacciano prepotentemente, per giustificare noncuranza verso una visione e progetti di più lungo periodo, è un incauto esercizio da sprovveduti”. Ricordando la tempesta Vaia, il presidente ha sostenuto che “i mutamenti climatici in atto nel mondo comportano effetti pesanti anche sull'ambiente del nostro Paese e sulle condizioni di vita della nostra popolazione”.

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