Il ministro dell'Economia si dice favorevole all’opera. Contrario Di Stefano (M5S): "Sette miliardi a perdere". Juncker: "Decidono Italia e Francia, vediamo chi vince". Oggi alla Camera si vota la mozione M5s-Lega che chiede di ridiscutere integralmente il progetto
"Tutti i cantieri pubblici già cominciati, quelli che sono stati già oggetto di contratti, di trattati, di accordi internazionali, devono realizzarsi”. Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, si è espresso così parlando con un giornalista francese della tv pubblica France 3 che gli aveva chiesto cosa pensasse del futuro della Tav. "Noi - ha continuato Tria - non soltanto dobbiamo rilanciare gli investimenti pubblici, ma dobbiamo mandare un messaggio di serenità a tutti quelli che vogliono investire sul lungo termine in Italia”. Le parole di Tria arrivano proprio nel giorno in cui alla Camera sarà votata la mozione concordata che sembra sancire una tregua M5s-Lega sulla questione Torino-Lione, con una proposta di ridiscutere il progetto. Da Bruxelles, intanto, il presidente della Commissione Ue Juncker dice: "È una decisione che devono prendere Francia e Italia, vedremo alla fine chi la spunterà".
Salvini: rivedere i costi ma si va avanti
Sul tema è intervenuto in giornata anche il vicepremier Matteo Salvini che conferma: "L'obiettivo è rivedere il progetto, risparmiare dove si può e andare avanti". Dalla Sardegna, dove si trova per un incontro elettorale in vista delle regionali di domenica prossima, il ministro dell'Interno replica anche all'accusa di voto di scambio nella maggioranza mossa da Matteo Renzi: "Renzi e il Pd mi fanno tenerezza, non sanno più a cosa attaccarsi. Non commento, non perdo tempo a commentare le sciocchezze del Pd".
Di Stefano: 7 miliardi a perdere, va fermata del tutto
Posizione opposta quella espressa dal sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, del M5s, che ha ribadito: la Tav "è un'opera che costerebbe a tutti gli italiani sette miliardi a perdere. Per noi è un'opera che va fermata del tutto".
La mozione concordata M5s-Lega
Ieri il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari ha firmato la mozione, che sarà votata oggi in Aula. Un rimando al contratto di governo che recita testualmente: "Ridiscutere integralmente il progetto della Torino-Lione, nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia”. Sempre oggi Montecitorio esaminerà anche la mozione "sì Tav” di Forza Italia. Per il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, approvare il documento della maggioranza di governo significa "mettere una pietra tombale" sull’opera (COSA PENSANO GLI ITALIANI DELLA TAV).
La tregua nella maggioranza
La posizione della Lega, ha detto il capogruppo Molinari, "resta la stessa", ovvero "valutare come realizzare quest'opera nel rispetto degli accordi internazionali". Ma in sostanza i due partiti di governo sembrano aver deciso per una tregua in vista della conclusione della tornata delle elezioni amministrative e delle prossime europee.