Autonomie, Conte: “Non saranno tolte risorse ad altre Regioni"

Politica

Il premier in Senato indica la strada verso il regionalismo differenziato: “Parlamento necessariamente coinvolto. Governo disponibile a confronto con le Camere in merito al contenuto. Garantire livelli essenziali delle prestazioni”

Con l'autonomia ”le risorse finanziarie allocate dallo Stato nelle altre Regioni rimarranno invariate”. Lo assicura il premier Giuseppe Conte al question time in Senato, durante la discussione sul regionalismo differenziato. Il presidente del Consiglio traccia la strada a una settimana dall'avvio in Cdm del percorso delle intese con Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, mettendo in rilievo il ruolo del Parlamento e invocando misure che garantiscano la coesione nazionale. "Il Governo - dice Conte - è disponibile ad aprire un confronto con il Parlamento in merito al contenuto" delle intese sulle Autonomie, "nelle forme che verranno nei prossimi giorni definite nel rispetto delle prerogative del Parlamento”. Conte spiega che “il Governo è ben consapevole della centralità delle Camere nell'ambito di un processo di trasferimento di competenze legislative, che assume un rilievo costituzionale e che vede il Parlamento necessariamente coinvolto".

“Regionalismo tuteli unità giuridica ed economica”

Conte spiega perché non dovrebbero esserci le temute divergenze economiche fra le Regioni: ”Sin dalla redazione del Contratto di Governo per il Cambiamento è chiaramente evidenziato che il percorso del regionalismo differenziato dovrà tenere in considerazione non solo la peculiarità delle realtà territoriali, ma anche la piena realizzazione della solidarietà nazionale, nell'ambito della tutela dell'unità giuridica, di quella economica e dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali".

“Per i servizi indicatori comuni in tutto il Paese”

Il premier inoltre precisa: ”Non è previsto in alcun modo il riferimento ad indicatori collegati all'introito fiscale" delle singole regioni. E parlando dei livelli essenziali e dei fabbisogni standard, Conte spiega che si "tratterà di fabbisogni su indicatori comuni a tutte le regioni", definiti da "un Comitato paritetico composto da rappresentanti delle Regioni e dello Stato, rispondendo a criteri unitari per l'erogazione dei servizi in ogni angolo del Paese”.

“Un passaggio che durerà mesi”

Quello delle autonomie regionali, per Conte è un "passaggio molto significativo che ci occuperà nei prossimi giorni, settimane, mesi”. E spiega il premier "in questa fase l'Esecutivo sta completando un'intensa e complessa attività istruttoria e di negoziazione, propedeutica alla redazione di un testo condiviso con le Regioni richiedenti”.

Politica: I più letti