Tav, Ponti: "Nella nostra analisi non c'è nessun atteggiamento ideologico"

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Il presidente della commissione sulla Torino-Lione ha parlato alla Camera in merito all’analisi costi-benefici per la realizzazione dell’asse ferroviario: "Continuità con l'amministrazione precedente". E ha garantito: "Noi neutrali". Conte: "Analisi trasparente"

"Va sottolineata la completa continuità con quanto fatto con il ministro precedente. Questa continuità è anche sul metodo perché le linee guida si basano sull'analisi costi benefici". Queste le parole del professor Marco Guido Ponti, capo del gruppo d'esperti sull'analisi, che è tornato sulla questione Tav durante l'audizione in commissione Trasporti della Camera sullo studio costi-benefici per la realizzazione dell'asse ferroviario Torino-Lione. Mentre un altro membro del gruppo di lavoro, Francesco Ramella, precisa: "Il progetto non è inutile ma i benefici sono troppo pochi per giustificarne l'investimento". Ieri il dossier pubblicato sul sito del Mit ha parlato di un "saldo negativo per 7-8 miliardi". (LE TAPPE DI UNA VICENDA LUNGA 20 ANNI)

Ponti: "Su analisi noi neutrali"

Il professor Ponti ha poi aggiunto che "occorre scegliere tra gli investimenti pubblici e questo è difficilmente contestabile, ci sono sul tavolo 132 miliardi di euro di investimenti pubblici e credo che sia chiaro a tutti che bisogna determinare le priorità e scegliere e tocca alla politica". Poi ha affermato che sull'analisi non c'è stato "alcun atteggiamento ideologico. La neutralità del gruppo di lavoro - ha concluso - è come quella di un medico che vede il quadro clinico di un paziente con radiografie e analisi e lo vede molto ammalato. Se il medico è coscienzioso, allora risponde che il paziente è molto ammalato".

Conte: "Analisi trasparente"

A difendere l'analisi costi-benefici anche una nota del premier Conte: "L'Analisi, affidata ad accreditati esperti, è stata ultimata e appare ora pubblicata sul sito del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Avevamo garantito che gli esiti di questa valutazione sarebbero stati resi disponibili a tutti i cittadini, in modo da rendere trasparente l'intero processo decisionale".

Ramella: "Metodologia adattata per il risultato? Falso"

A difendere l'operato della commissione, sostenendo la tesi del presidente Ponti, anche un altro membro, Francesco Ramalla: "Quando si dice che noi abbiamo adattato la metodologia per arrivare ad un risultato è una cosa non vera", afferma. Poi però aggiunge: "È sbagliato dire che il progetto (Tav, ndr) è inutile. Nessun progetto è totalmente inutile. Ogni progetto ha dei benefici, qui ci sono per i passeggeri". Però "sono troppo pochi per giustificare" l'investimento. 

L'analisi costi-benefici

L'analisi costi-benefici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul Tav ha bocciato l'opera attraverso un documento degli esperti del ministero. Il dossier spiega come "il progetto presenta una redditività fortemente negativa", e assume come dati di partenza sulla "crescita dei flussi di merce e dei passeggeri" quelli "non verosimili contenuti nell'analisi costi-benefici redatta nell'anno 2011". Nello scenario "realistico", il valore attuale netto economico (Vane), ovvero il saldo tra i costi e i benefici, risulta pari rispettivamente a -6.995 milioni considerando i costi "a finire" (escludendo i soldi già spesi) e a -7.949 milioni qualora si faccia riferimento al costo intero.

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