Tav, tensione Lega-M5S. Salvini: “Strano che Parigi abbia analisi costi-benefici e io no”

Politica

La replica del collega vicepremier Luigi Di Maio: "Stia tranquillo, neanche io l'ho letta". Toninelli incalza: "Oggi dossier a Ue, Salvini attenda 24 ore". Intanto, il ministro dell’Interno è tornato a ribadire che non c’è nessuno scambio tra la questione Tav e Diciotti

Salvini è pronto a querelare chi parla di voto di scambio Tav-Diciotti con il M5s, e critica la consegna ai francesi dell'analisi costi-benefici della Tav prima di renderla nota ai partner di governo. "Io, da vicepresidente del Consiglio che rappresenta gli italiani, non ho l'esame costi-benefici della Tav ma pare che ce l'abbiano a Parigi. Questo è abbastanza bizzarro...". A stretto giro la replica del Mit: "Gli interlocutori diretti sono Francia e Ue, dopo sarà condivisa in seno ai due contraenti del patto di governo". Mentre Di Maio precisa: "Salvini stia tranquillo, neanche io ho letto l'analisi costi-benefici". E Toninelli incalza: "Oggi la consegniamo all'Ue, Salvini attenda 24 ore".

Toninelli: “Analisi prima alla Francia perché è trattato internazionale”

Toninelli ha anche precisato: "Abbiamo dato la relazione prima alla Francia perchè si tratta di un trattato internazionale. Matteo deve avere ancora un po' di pazienza, quando sarà il momento gliela porterò io personalmente in busta chiusa". Una spiegazione, questa, confermata da fonti del Mit, che assicurano che l'analisi costi benefici sul Tav Torino-Lione "viene preliminarmente condivisa con gli interlocutori diretti rispetto al progetto, che è regolato da un trattato internazionale, ossia Francia in prima battuta e Commissione Ue subito dopo". Le stesse fonti aggiungono poi che "M5S e Lega sono in perfetta simmetria informativa sul dossier".

Salvini: “Nessuno scambio tra Diciotti e Tav”

Intorno al dossier Tav, ruota anche la questione del voto sull’autorizzazione a procedere per il caso Diciotti. Negli ultimi giorni in molti hanno iniziato a pensare a una possibile trattativa tra i due partiti per uno scambio tra il voto e il via libera alla Tav. Ma Salvini è categorico: “Il prossimo che ne parla lo querelo. Non sta né in cielo né in terra”. "Non siamo al mercatino dove io ti do questo e mi dai quello. Come con le figurine Panini; mi dai Altobelli e ti do Beccalossi...Magari quella era la vecchia politica" ha sottolineato Salvini a margine di un evento a Terni. "Io sono assolutamente sereno e tranquillo. Ho fatto e farò il ministro dell'Interno per difendere la sicurezza del Paese", aggiunge.

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