Consob: Paolo Savona presidente, interim ministero a Conte

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(Foto archivio Ansa)

Il Cdm ha raggiunto l’intesa sul ministro delle Politiche europee dopo le dimissioni di Mario Nava. Ora parola a commissioni Finanze e Corte dei Conti. Il premier prende il dicastero per gli Affari Ue. Pd: governo va contro legge. Berlusconi: arriva tempesta economica

Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, è stato raggiunto l’accordo all'interno dalla maggioranza su Paolo Savona alla presidenza della Consob. Il Cdm ha proposto il nome, ma ora la parola va alle commissioni Finanze di Camera e Senato e poi alla Corte dei Conti. Al termine del percorso, ci sarà la delibera di nomina del Quirinale. Il ministro delle Politiche europee potrebbe quindi traslocare alla guida della Commissione, vacante dalle dimissioni di Mario Nava (CHI È) a metà settembre, mentre al presidente del Consiglio Giuseppe Conte va l'interim del ministero per gli Affari Europei.

Berlusconi: "Savona si defila dal Governo, arriva la tempesta economica"

Per Silvio Berlusconi il nuovo incarico del ministro per gli Affari europei sarebbe un tentativo di Savona "che è certo una persona competente" di defilarsi "dal Governo" e rappresenterebbe "un segnale significativo della tempesta economica che si sta scatenando, di cui vediamo solo le avvisaglie". Il leader di Forza Italia, poi, in un'intervista radio ha aggiunto di essere proccupato: "Se il governo non cade vedo un futuro nero di disoccupazione, povertà e scontri sociali", con l'Italia "paralizzata dalla improvvisazione e l'incompetenza della peggiore sinistra ideologica del Novecento, il M5S".

Marcucci (Pd): governo va contro la legge

"Il governo va consapevolmente contro le leggi. Savona è incompatibile con la carica di presidente della Consob”, commenta il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci. “È inaudito che M5s-Lega, in una logica ferrea spartizione di poltrone, scarichino sul Capo dello Stato la responsabilità di sottolineare le palesi incompatibilità di Savona - prosegue - Il gruppo del Pd sta depositando interrogazione urgente al presidente Conte. Ci opporremo in tutti i modi a questa nomina illegittima".

Le dimissioni di Nava

Mario Nava si era dimesso a settembre dalla carica di presidente dopo che i capigruppo di Lega e 5stelle alla Camera e al Senato erano tornati a sollevare la questione della incompatibilità tra il distacco dagli uffici tecnici della Commissione europea e la guida di una Autorithy nazionale. Nava si era difeso affermando che si trattava di una questione politica perché “la questione legale della mia posizione amministrativa è stata decisa e validata da ben quattro istituzioni, Commissione europea, Presidenza del Consiglio, Presidenza della Repubblica e Corte dei Conti, e non necessita miei commenti ulteriori”.

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