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Reddito di cittadinanza e Quota 100, Mattarella firma il Decretone

Politica

Giorgia Finesi

Quota 100 e Reddito di cittadinanza, il presidente Mattarella ha firmato il Decretone e le 2 misure bandiera del governo gialloverde passeranno ora al vaglio del Parlamento

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Il presidente Sergio Mattarella ha firmato il cosiddetto "Decretone", che contiene le norme sul Reddito di cittadinanza e Quota 100. Prossimo passo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e poi  potrà essere presentato alle Camere per la conversione in legge.

L’esultanza di Di Maio

Luigi Di Maio commenta immediatamente, su facebook :  "Oggi il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha firmato il decretone che contiene il Reddito di cittadinanza e Quota 100. Bentornato Stato Sociale!” Già il 17 gennaio scorso, giorno del via libera al decreto da parte del consiglio dei ministri, il vicepremier a 5 stelle aveva accennato alla nascita di un nuovo welfare state in Italia.

Cosa prevede il decreto

Ventisette gli articoli che compongono il testo del decreto legge, che vara il sussidio contro la povertà e le nuove pensioni anticipate per chi ha maturato almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi.

Reddito di cittadinanza

1248 le famiglie che, in Italia, si trovano al di sotto della soglia di povertà assoluta. Da marzo dovrebbe essere pronto il sito per il reddito, ad aprile le prime erogazioni. Le domande per accedere al sussidio potranno essere effettuate per via telematica, presso gli sportelli Inps, le Poste e i Caf. A verificare il possesso dei requisiti sarà l'Inps. Per i pensionati che vivono al di sotto della soglia di povertà è prevista la pensione di cittadinanza.

Importanti alcune precisazioni: i soldi del reddito non potranno essere spesi per il gioco di azzardo e, chi li riceve, rischia di perderli se non li spende entro un mese. Inoltre, dopo l'accettazione, il beneficiario verrà contattato dai Centri per l'impiego per individuare il percorso di formazione o reinserimento lavorativo da attuare. Le famose norme anti-divano.

Quota 100

Sempre ad aprile sarà operativa quota 100. La possibilità di andare in pensione in anticipo con 42 anni e 10 mesi di contributi, se uomini, e con 41 anni e 10 mesi di contributi, se donne. 38 gli anni di contributi necessari. Nel testo, inoltre, per tutti i pensionati pubblici è prevista la possibilità di avere subito l'anticipo di fine rapporto fino a 30.000 euro.

Una importante novità riguarda poi la clausola salva-spesa. Nell’ultima versione del testo è infatti previsto, per il 2019, un monitoraggio delle domande di pensionamento da parte dell’Inps non più bimestrale ma “mensile”, mentre per gli anni seguenti diverrà trimestrale.

Le 2 misure bandiera del governo gialloverde passano ora al vaglio del Parlamento.