In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Giorgetti: "Gli stadi chiusi sono una sconfitta dello Stato"

Politica
Giancarlo Giorgetti (Foto: Ansa)

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è intervenuto al convegno sulla sicurezza nello sport a Reggio Emilia. Dopo gli ululati di dicembre a Koulibaly, ieri, 13 gennaio, il match di Coppa Italia tra Inter e Benevento è stato giocato senza tifosi a San Siro

Condividi:

Chiudere gli stadi è una "sconfitta dello Stato: se lo Stato non è in grado di garantire la possibilità che uno spettacolo si possa tenere, dà un segnale di impotenza". Queste le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, che è intervenuto al convegno sulla sicurezza nello sport a Reggio Emilia. Sono decisioni, ha aggiunto, "che arrivano al confine con la giustizia sportiva. Ma la giustizia sportiva deve agire prima". Al convegno era presente anche Franco Gabrielli, capo della Polizia: "Sospendere una partita? La decisione finale spetta sempre a chi è responsabile dell'ordine e della sicurezza pubblica. Non voglio svilire il ruolo di un arbitro a cui competono le decisioni di natura sportiva - ha continuato Gabrielli - sospendere una partita può causare conseguenze di gestione, come sul deflusso di migliaia di persone. Questioni che devono essere valutate da chi ha un occhio a 360 gradi sull'evento. Le norme ci sono e parlano chiaro".

Inter-Benevento giocata a porte chiuse

L’intervento di Giancarlo Giorgetti arriva a poche ore dal match di Coppa Italia tra Inter e Benevento. Una partita che i nerazzurri hanno giocato a porte chiuse dopo la squalifica da parte del giudice sportivo che ha deciso di punire la società milanese in seguito agli episodi di razzismo nei confronti del senegalese Kalidou Koulibaly durante Inter-Napoli dello scorso 26 dicembre. Qualche ora dopo lnter-Napoli, l’allenatore dei partenopei, Carlo Ancelotti, ha minacciato il ritiro della squadra dal campo se si dovesse verificare un altro episodio di razzismo verso uno dei suoi calciatori. Prima di quel match, inoltre, si erano verificati gli scontri tra le due tifoserie durante i quali ha perso la vita Daniele Belardinelli, ultrà del Varese investito da un’auto in via Novara.