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Mattarella su Ue: "No a ostruzionismi che portano a paralisi. Dialogo per prosperità"

Politica
Sergio Mattarella durante il suo discorso al corpo diplomatico (Foto dal profilo Twitter del Quirinale)

Il capo dello Stato parlando al corpo diplomatico avverte: "Un vuoto politico che paralizzasse in questo momento il vecchio continente, creerebbe un forte squilibrio". E sull'Ue ricorda: "Alcuni suoi limiti non ne offuscano il successo"

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Nessun ostruzionismo, per non arrivare alla paralisi. Lo chiede il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso al Corpo diplomatico al Quirinale. E avverte: "Un vuoto politico che paralizzasse in questo momento il vecchio continente e gli impedisse di svolgere un utile ruolo nelle relazioni internazionali, creerebbe un forte squilibrio, mettendo a repentaglio l'orizzonte di progresso dell'intero pianeta". Il capo dello Stato ha anche ricordato che "il dialogo, e non il conflitto, rappresenta lo strumento per affermare valori, principi, interessi di ciascuna comunità nel contesto della più vasta comunità dei popoli". 

Mattarella: “Limiti dell’Ue non offuscano il successo”

Mattarella ha poi citato “lo straordinario successo" del cammino europeo "in termini, soprattutto, di pace, benessere e crescita sociale”. Nei giorni in cui Roma e Bruxelles si confrontano sulla manovra italiana, il presidente della Repubblica ricorda: "Alcuni limiti riscontrabili nell'esperienza dell'Ue non offuscano, in alcun modo, il risultato offerto ai suoi popoli e all'intera comunità internazionale". Sempre in un quadro internazionale, il capo dello Stato ha ricordato anche che “non si può garantire sicurezza alle popolazioni se non se ne rispettano i diritti umani: per essere più sicuro il mondo ha bisogno di equità e di libertà". Al corpo diplomatico, Mattarella ha inoltre sottolineato come “l’appartenenza alla comunità internazionale non può essere parziale o a intermittenza". 

“Morte Megalizzi dimostra che terrorismo continua a manifestarsi”

Mentre sui rischi legati al terrorismo, il presidente della Repubblica ha voluto ricordare la morte del giornalista italiano Antonio Megalizzi, una delle cinque vittime dell’attentato ai mercatini di Natale di Strasburgo dell’11 dicembre. "Non si può efficacemente combattere la subdola pervasività del crimine transnazionale o del terrorismo senza una fitta rete di contrasto che veda uniti i Paesi di tutti i continenti”, ha sottolineato Mattarella.