Secondo alcune indiscrezioni, l'ex premier starebbe valutando di candidarsi, quando mancano solo cinque giorni alla scadenza del termine ultimo per presentare le domande. L'ex segretario su Twitter: "Qualunche cosa faccia si parla di me. La smettiamo?"
Matteo Renzi starebbe valutando l’ipotesi di candidarsi al congresso del Pd, quando mancano cinque giorni allo scadere del termine per presentare le candidature. È questa l’indiscrezione delle ultime ore, circolata in Transatlantico, dopo giorni di voci che parlavano anche di un nuovo movimento sotto l’egida dell’ex premier (I CANDIDATI IN CORSA). L’ipotesi di una candidatura di Renzi destabilizza il dibattito interno ai Dem, con il rischio - si ragiona - che si riconcretizzi un duello sul referendum pro o contro l'ex segretario. Lo stesso Renzi, in serata, da Twitter, è intervenuto sull'argomento: "Faccio il segretario, mi colpisce il fuoco amico. Mi dimetto e mi chiedono di stare in silenzio. Sto zitto e mi chiedono di parlare. Un giorno devo andarmene, un giorno fare il segretario. Ma possiamo parlare di politica anziché parlare tutti i giorni di me?".
Delrio: "Serve cabina di regia per voce unica partito"
Graziano Delrio intanto, parlando al Forum Ansa, ha lanciato la proposta che tutti i candidati diano vita a una "cabina di regia" del Pd in modo che il partito "parli con un'unica voce" sui temi che interessano il Paese. Ma la scadenza è sempre più vicina: entro mercoledì 12 dicembre le candidature dovranno essere presentate, corredate dalle firme (1.500 raccolte tra gli iscritti di cinque Regioni diverse). Inoltre, dopo il ritiro di Marco Minniti, i renziani ragionano sulle prossime mosse. Stefano Ceccanti ha proposto di presentare comunque un nuovo candidato riformista, anche a costo di finire in minoranza dopo il congresso.
Le indiscrezioni sulla candidatura di Renzi
La voce sulla candidatura di Renzi, di cui è stato difficile capire l'origine, comunque non viene smentita o confermata dall'interessato. Ceccanti ha invitato i giornalisti a "non escluderla", mentre altri renziani come Antonello Giacomelli l'hanno liquidata: “Non state appresso alle sciocchezze. Oggi è una giornata di riflessione non ci sono novità". D'altra parte in mattinata, sembra che alcuni esponenti abbiano chiesto a Lorenzo Guerini di farsi promotore di una iniziativa per fermare le macchine fino a dopo le europee: Paolo Gentiloni segretario reggente, tutti i candidati suoi vice. Ma "Paolo non ci sta", ha osservato Guerini.
Le tensioni sul congresso
Ma la macchina del congresso ormai è partita. Graziano Delrio - sempre dal forum Ansa - ha ammesso l'errore di non averlo fatto prima per "concluderlo a dicembre”, come nel 2013. Ad accentuare la tensioni è stata poi una nota dell'associazione delle donne Dem, trasversale a tutte le aree e le candidature, guidata da Francesca Puglisi: “Il congresso fatevelo da soli”, dicono.