Manovra, Conte: “Con Juncker lavoriamo a soluzioni concrete”

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Il premier, dopo la chiusura del G20, torna sul negoziato tra Roma e Bruxelles e sul faccia a faccia avuto in giornata con il presidente della Commissione Ue: "In ogni incontro che facciamo si compiono passi avanti". Non è escluso un vertice per lunedì sulla manovra

"Non siamo entrati nei dettagli tecnici, ma abbiamo trovato l'impostazione di quella che potrebbe essere la soluzione finale". Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte conferma che il negoziato fra Roma e Bruxelles sulla manovra, per evitare la procedura d'infrazione, continua. La dichiarazione del premier arriva a conclusione dei lavori del G20 di Buenos Aires, dove ha anche incontrato il presidente della Commissione Europea Juncker: "Stiamo lavorando oltre che ad una cornice più generale e politica, a delle soluzioni concrete", ha spiegato, precisando che in ogni incontro "si compiono passi avanti". Per il presidente del Consiglio, inoltre, "uno strappo con l'Italia sulla manovra non conviene" all'Europa perché "siamo sulla medesima barca".

Conte: "Vertice su manovra lunedì? Non lo escludo"

Conte ha anche precisato che ci saranno aggiornamenti nei prossimi giorni "per verificare la fattibilità" delle soluzioni tecniche. Non solo: il premier non esclude un vertice per lunedì, proprio sulla manovra. E sull’esecutivo sottolinea: "C'è un clima di grande coesione e grande concentrazione sul raggiungimento degli obiettivi" politici ancora da raggiungere. Il premier, nel corso della giornata, aveva poi già specificato che la fiducia sulla manovra "al momento non è scontata, è l'estrema ratio per qualsiasi provvedimento. In Parlamento stanno lavorando alacremente e la fiducia si decide solo all'ultimo e quando necessario". 

“Obiettivo è evitare procedura d’infrazione”

Inoltre, al termine del bilaterale con Juncker (a cui hanno partecipato anche Tria e Moscovici), Conte ha dichiarato che “l'obiettivo è evitare la procedura di infrazione" perché "si tratta di un interesse dell'Italia ma anche dell’Europa”. Il punto di incontro con l’UE, stando alle parole del premier, ci sarebbe se restasse la previsione dell'attuazione di riforme che servano ad assicurare crescita e coesione sociale e garantire equità. Il presidente ha sottolineato che nell'incontro con Juncker non "si è parlato di Pil", alla luce dei nuovi dati Istat, ma che gli interlocutori europei "condividono del tutto la prospettiva italiana di assecondare una crescita che non c'è stata e una politica sociale efficiente". "Ogni volta che ci si siede ad un tavolo negoziale - ha concluso Conte - e, alla fine, ci si dà la mano e ci si guarda negli occhi, si è fatto un passo avanti". 

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