In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Ilva, Di Maio: "Procedura di gara un pasticcio". Calenda: "Falso"

Politica
Luigi Di Maio, foto d'archivio Ansa

Il ministro dello Sviluppo Economico ha dichiarato: "Se la procedura fosse stata corretta ci sarebbero state molte più offerte". L'ex ministro Calenda: "Dice cose gravi e false". ArcelorMittal replica: "Abbiamo agito in maniera chiara e trasparente"

Condividi:

Per il governo Lega-M5S la tutela della legalità "viene prima di tutto" e nella procedura di gara per la cessione dell'Ilva "è stato leso il principio della concorrenza". Così il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, è intervenuto riferendo alla Camera sull’azienda tarantina e commentando la risposta dell'Autorità anticorruzione, alla quale aveva chiesto di valutare la procedura della vendita dell'Ilva ad ArcelorMittal. Il vicepremier ha detto che "la procedura è stata un pasticcio, le regole del gioco sono state cambiate in corsa" e ha specificato poi che "per questo governo prima della tutela ambientale, prima della tutela occupazionale, viene la tutela della legalità". Ma ArcelorMittal, in una nota, difende il suo operato: "La nostra azienda ha ottemperato in maniera chiara e trasparente a tutti i passaggi necessari". Al vicepremier ha replicato, su Twitter, anche l’ex ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda: "Caro @luigidimaio hai detto in Parlamento cose gravi e false. Minacciare indagini interne al Mise è vergognoso. La responsabilità sulla gara è mia. A differenza tua non ho bisogno di inventarmi manine. E assumiti la responsabilità di annullare la gara se la ritieni viziata". Interviene anche il governatore pugliese, Michele Emiliano, secondo cui le irregolarità segnalate dall'Anac dimostrano che "il ricorso della Regione Puglia aveva un fondamento".

Gara senza il massimo di tutele ambientali e occupazionali

"Se la procedura fosse stata corretta, ci sarebbero state molte più offerte e tutte migliori, anche quella di Arcelor" ha detto Di Maio nel suo intervento. Per il vicepremier, inoltre, "l'offerta di AcciaItalia, guidata dal gruppo Jindal, era la migliore, ma nel bando metà del punteggio era dato al prezzo". Per Di Maio "se si è fatta una procedura di gara che non ha messo al centro il massimo delle tutele ambientali e occupazionali, allora politicamente, per ora, ne dovrà rispondere chi ha fatto questa procedura di gara". Il capo politico del M5s, nel suo intervento a Montecitorio, ha poi attaccato dicendo: "Ricordo che c'era chi ci prendeva in giro. Credo che abbiamo proprio fatto bene perché Anac ha confermato tutte le criticità. E meno male che quelli di prima erano i competenti".

"Andremo fino in fondo alla vicenda"

A tal proposito Di Maio ha poi detto: "Chiederò immediatamente chiarimenti ai Commissari, avvierò un'indagine interna al ministero e chiederò un parere all'Avvocatura dello Stato". Perchè, è il parere del vicepremier, è "inspiegabile il comportamento avuto dal ministero". Le criticità rilevate dall'Anac - ha concluso - "sono macigni, sono gravissime e questo governo, io in primis, non può far finta di niente come è accaduto per troppo tempo". "Per questo governo prima della tutela ambientale, prima della tutela occupazionale, per questo governo viene la tutela della legalità. E su questo caso specifico vogliamo andare in fondo per capire chi non ha sorvegliato", ha poi spiegato il ministro.

La replica di ArcelorMittal

Ma Arcelor Mittal, ricordando che investirà nel progetto 4,2 miliardi di euro, si difende, e in una nota dichiara di aver partecipato, in questi quattro anno “con correttezza, impegno e dedizione alla gara d'appalto per Ilva, gestita dai suoi commissari sotto la supervisione del Governo Italiano. All'interno di questo processo, la nostra azienda ha ottemperato in maniera chiara e trasparente a tutti i passaggi necessari, come richiesto dalle leggi italiana ed europea, per firmare il contratto vincolante per l'acquisizione di Ilva". Il comunicato parla anche di alcuni recenti incontri con Di Maio, con il quale "abbiamo lavorato per incrementare il piano ambientale e quello occupazionale, che migliorerà gli impegni originari e rafforzerà le prestazioni ambientali di Ilva e il suo sostegno alle comunità locali", motivo per cui il gruppo presenterà al Ministero una "proposta migliorativa nei prossimi giorni". Inoltre, ArcelorMittal, sottolinea come la sua proposta sia solida e senza confronti: "Le robuste risorse finanziare di ArcelorMittal assicurano che la nostra offerta per Ilva sarà costruita su solida fondamenta. La nostra solida capacità finanziaria, unita alla nostra competenza tecnica e ambientale che non teme confronti nel settore, fanno di ArcelorMittal il miglior garante delle future sorti di Ilva che ha sofferto per troppo tempo di una profonda mancanza di investimenti''.

Emiliano: Anac ci ha dato ragione

I rilievi dell’Autorità presieduta da Raffaele Cantone sono stati commentati anche dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: "L'Anac ha segnalato gravissime irregolarità e illegittimità nell'aggiudicazione della gara e ha sostanzialmente detto che il ricorso della Regione Puglia aveva un fondamento", ha detto. "Mi auguro - ha continuato Emiliano - che il ministro Di Maio, che evidentemente ha fiducia nella Regione Puglia a differenza del suo predecessore, prenda la decisione giusta per tutelare innanzitutto la salute dei miei concittadini è più anche le esigenze produttive del Paese che ovviamente vanno tenute in grande attenzione". "Ribadisco quello che la Puglia ha sempre detto: noi - ha concluso Emiliano - vogliamo decarbonizzare quella fabbrica e metterla in sicurezza dal punto di vista della tecnologia produttiva e non vogliamo che ci sia neanche un esubero, non deve essere licenziata neanche una persona, perché altrimenti questo gioco diventa una truffa, una caricatura ai danni di una città, di una regione e di un Paese intero".