Seggi chiusi nella città dello Stretto, largo vantaggio e trionfo per il deputato regionale Udc, appoggiato da 6 liste civiche, sull'altro candidato del centrodestra Bramanti, sostenuto da Fi, Noi Con Salvini e FdI - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
Il deputato regionale Udc Cateno De Luca è il nuovo sindaco di Messina. Nella città siciliana, uno dei 14 capoluoghi di provincia chiamati al ballottaggio dopo il primo turno del 10 giugno, De Luca, sostenuto da 6 liste civiche, ha sconfitto l'altro candidato del centrodestra, Placido "Dino" Bramanti, sostenuto da Fi, Noi Con Salvini e FdI. Secondo i dati che arrivano dal Comune, a scrutinio concluso, l'esponente Udc ha raccolto il 65,28% delle preferenze, contro il 34,72% dello sfidante. L’affluenza definitiva alle urne alle ore 23 è stata del 39,29%, in netto calo rispetto al primo turno quando era stata del 65,01% (LO SPECIALE COMUNALI).
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Il voto
Gli aventi diritto al voto a Messina erano 196.911 e la votazione si è svolta in 254 sezioni elettorali. L'affluenza al primo turno è stata del 64,98% con 128.008 elettori che si sono recati ai seggi.
Così il primo turno
Dopo il primo turno era in vantaggio Placido Bramanti (sostenuto da Fi, Noi Con Salvini e FdI, dal movimento di Nello Musumeci e da altre liste civiche), che aveva ottenuto il 28,22% dei voti. Cateno De Luca, deputato regionale Udc, sostenuto da sei liste, si era invece fermato al 19,84% dei consensi. I candidati di Movimento 5 Stelle e Pd al primo turno si erano fermati rispettivamente al 13,56% (Gaetano Sciacca) e al 18,27% (Antonio Saitta). Distanti gli altri due candidati, entrambi di liste civiche. Né il Movimento 5 stelle né il Pd avevano dato indicazioni di voto. E così aveva fatto anche il sindaco uscente Renato Accorinti (appoggiato da tre liste di sinistra), che non era riuscito a bissare il mandato e aveva raccolto il 14,22% dei voti raggiunto al primo turno.
Il sindaco uscente
L’attuale sindaco Renato Accorinti aveva deciso di candidarsi per un secondo mandato. A sostenerlo tre liste civiche (“Cambiamo Messina dal basso”, “Renato Accorinti Sindaco” e “Percorso comune”) e diversi movimenti. Tra questi quello contro il ponte sullo Stretto, di cui il primo cittadino è da sempre un grande oppositore. Per cercare la riconferma a Palazzo Zanca, Accorinti aveva presentato un programma in 13 punti basato sulla “continuità” per poter proseguire quanto fatto nei cinque anni alla guida del comune siciliano.
Le elezioni del 2013
Anche nell’ultima tornata amministrativa del 2013 a Messina fu necessario il ballottaggio. Al primo turno votarono 141.611 cittadini, pari al 70,2% degli aventi diritto. Al ballottaggio l’affluenza si fermò al 45,81%, con 92.419 votanti. Il candidato del Pd Felice Calabrò sfiorò la vittoria al primo turno, arrivando a soli 59 voti dall’elezione, pari al 49,93% delle preferenze. Accorinti, che al primo turno aveva raccolto il 24,02% delle preferenze, ebbe la meglio al ballottaggio con il 52,67% sconfiggendo Calabrò e ottenendo la poltrona di sindaco. Nel 2013 il Movimento 5 stelle ottenne soltanto il 2,55% dei voti.
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