Il ministro della Difesa ospite di Maria Latella: "In quella zona deve intervenire la Guardia costiera della Libia, non noi. Siamo disponibili a donare mezzi ed equipaggiamenti, ma loro devono essere in grado di controllare il territorio"
Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, è stata ospite dell'Intervista di Maria Latella su Sky Tg24. "Un blocco navale è impossibile - ha spiegato - perché è un atto di guerra. Questo governo ha deciso di cominciare a risolvere il problema dell’immigrazione e il controllo del traffico clandestino di uomini". E sulla competenza territoriale e gli interventi della Guardia costiera italiana spiega: "Se parliamo della Sar, in quell’area è competente la guardia costiera libica, tra l’altro formata dalla nostra Guardia costiera. Hanno le capacità e i mezzi. Noi siamo disponibili e stiamo valutando possibilità di donare mezzi ed equipaggiamento. I libici devono essere in grado di controllare il territorio". Trenta ha parlato anche di vaccini: "È giusto che sia il ministro della Salute a dare indicazione in merito. Credo che sia giusto vaccinare i propri figli".
"Traffico di esseri umani gestito da Ong? Non possiamo affermarlo"
Rispondendo a una domanda di Maria Latella sulle Ong, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha detto: "Non possiamo affermare se ci sia traffico di esseri umani gestito e coordinato dalle Ong finché non viene svolto un processo nei loro confronti. Le Ong dovrebbero collaborare veramente a salvare i migranti e, dov'è stabilito che devono essere riportati in Libia, devono attenersi a questo. Invece, a volte, tendono a portarli verso l’italia e verso le altre coste. Queste scelte possono far venire il dubbio che siano parte di un progetto"
"Al vertice di Bruxelles vogliamo europeizzare l'immigrazione"
"In politica c’è necessità di abbassare i toni. Il problema per le migrazioni è europeo - ha spiegato il ministro Trenta, ospite dell'Intervista di Maria Latella su Sky Tg24 - Questo è ciò per cui ci batteremo. Vogliamo europeizzare la questione delle migrazioni e chiaramente abbiamo responsabilità anche in Italia. Andrò in Libia molto presto. È un Paese importante per l’Italia, questo Governo ne è consapevole. Non sarà solo Salvini ad andare lì, andrò anche io e poi andrà Di Maio". La Francia? "Ha aperto le porte con la scelta di intervenire in Libia. Il fenomeno delle migrazioni, però, è un fenomeno con cui dobbiamo convivere per tanto tempo ed è legato al cambiamento climatico è a tanti altri fattori".
"Anche l'Italia stabilità le quote per i migranti"
"I migranti economici sono sempre esistiti - ha detto il ministro Trenta a Sky Tg24 - È possibile che entrino nei Paesi secondo quote, ma dobbiamo intervenire nei loro Paesi per aiutare le vite dei migranti nei paesi di residenza. Oggi i migranti economici arrivano insieme a quelli che hanno diritto d’asilo e noi ci mettiamo anche 3 anni per capire se un migrante che arriva dalla Nigeria ha diritto d’asilo". Si faranno mai gli hotspot in Libia? "Non chiamiamoli Hotspot, ma luoghi di protezione per i migranti. Luoghi in cui verranno accolti, si farà lo screening per i rifugiati che hanno diritto di essere portati direttamente in Europa senza dover attraversare il mare".
Il punto sulle missioni militari all'estero
"Il governo del Niger inizialmente ha espresso una richiesta per la presenza italiana - ha spiegato il ministro Trenta facendo il punto sulle missioni militari all'estero - Poi c'è stato come un ripensamento. In questo momento stiamo attendendo che il governo nigerino confermi la richiesta degli italiani. Credo che la presenza italiana in quell'area sia molto importante per quello che è il controllo dell'immigrazione". Il ministro ha poi confermato la missione in Libano perché "molto importante e molto apprezzata". Confermata la riduzione degli uomini in Afghanistan, ma "invitando altri Paesi europei a intervenire nella nostra area".
"Apprezzo Saviano e gli sforzi che ha fatto"
Nel corso dell'Intervista di Maria Latella, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha parlato anche di Roberto Saviano e della polemica in corso con il ministro Salvini sulla scorta assegnata al giornalista. "Sono le autorità competenti che devono decidere chi ha diritto a una scorta e se debba continuare ad avere questo diritto. Apprezzo Saviano e apprezzo il grande sforzo che ha fatto per portare certi temi in prima linea".