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Attesa per il governo: Lega e M5S al Quirinale

Politica
Giuseppe Conte potrebbe essere il nome scelto per Palazzo Chigi da Salvini e Di Maio

I due leader hanno chiuso l’accordo per la squadra dell’esecutivo. Per Palazzo Chigi in pole il giurista Giuseppe Conte. TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

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Il presidente della Repubblica ha convocato al Colle Luigi Di Maio e Matteo Salvini, rispettivamente all 17.30 e alle 18, per chiudere il cerchio sulla trattativa e dare vita a un nuovo esecutivo giallo-verde.

Nel pomeriggio al Quirinale

Dopo aver chiuso l’accordo sul contratto di governo, approvato nel weekend anche dalle rispettive basi, i due leader sono pronti a salire al Quirinale a riferire a Sergio Mattarella. Ad accompagnarli, Danilo Toninelli e Giulia Grillo per il Movimento 5 Stelle e Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti per la Lega. Le delegazioni portano al capo dello Stato il nome del premier designato, su cui hanno raggiunto un’intesa, e quelli della squadra che formerà l’esecutivo giallo-verde. Per Palazzo Chigi sembra in pole la figura del giurista Giuseppe Conte (chi è), mentre il Colle sembra voler monitorare le designazioni di alcuni ministeri ritenuti chiave. Intanto però i mercati hanno aperto in maniera negativa con Piazza Affari in calo del 2% e lo spread in salita oltre quota 170. E qualche perplessità è stata espressa dall'agenzia di rating Finch.

I nomi per l’esecutivo

L'avvocato civilista Giuseppe Conte, tecnico area M5s e prof anti-burocrazia con un passato a sinistra, sarebbe il nome in pole come premier. Secondo fonti parlamentari, il Quirinale avrebbe puntato l'attenzione sulle possibili scelte per i ministeri di peso come Economia, Esteri e Difesa. Di Maio starebbe puntando a un super-ministero che accorpi Sviluppo Economico e Lavoro, per gestire in prima persona temi cari al Movimento, come il reddito di cittadinanza. Salvini guarda al Viminale e alle priorità della Lega, ovvero sicurezza e gestione dei migranti.

Fitch: "Con Lega-M5S aumenta rischio-Paese"

Intanto il "contratto" di governo alla base di un esecutivo Lega-M5s potrebbe, secondo l'agenzia di rating Fitch, destare qualche preoccupazione sui mercati finanziari. Per Fitch un governo giallo-verde "aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano, in particolare attraverso un allentamento di bilancio e un potenziale danno alla fiducia". Secondo l'agenzia, il contratto di governo sarebbe "incoerente con l'obiettivo affermato di ridurre il debito pubblico", poiché "l'effetto espansivo" del reddito di cittadinanza, della flat tax e della revisione della riforma Fornero sulle pensioni "non sarebbero controbilanciati" dalla riduzione dell'evasione fiscale e dalla scure sui condoni.

Calenda: siamo partito incomprensibile, liti indecorose 

Intanto da quello che si preannuncia essere il maggiore partito di opposizione, il Pd, ha parlato il ministro uscente Carlo Calenda che in un’intervista a Repubblica ha detto: "Le cose che si sono viste nell’Assemblea di sabato non hanno nulla a che fare con un grande partito progressista che ha governato bene l'Italia per una legislatura. Cose indecorose per come è la situazione nel Paese. Siamo diventati un partito incomprensibile". Il Pd, è il suo timore, "rischia di finire. Ma non restituisco la tessera. Però è chiaro che il Pd così com'è non va da nessuna parte e non basta più".