Elezioni regionali in Valle d’Aosta: quando e come si vota

Politica
Il 20 maggio si vota per eleggere il consiglio regionale della Valle d'Aosta (Ansa)

Nella più piccola regione italiana, dove vige lo statuto speciale, urne aperte dalle 7 alle 22 di domenica 20 maggio. Lo spoglio comincerà lunedì 21. I cittadini eleggono 35 consiglieri che, a loro volta, eleggeranno il presidente

Domenica 20 maggio i cittadini della regione autonoma Valle d’Aosta sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo consiglio regionale. Si vota dalle ore 7 alle 22, mentre  lo spoglio inizierà lunedì mattina, 21 maggio, a partire dalle 7. Per la prima volta, in via sperimentale, lo scrutinio sarà centralizzato in soli quattro poli nei comuni di Saint-Pierre, Fénis, Verrès e Aosta dove arriveranno tutte le schede. Gli elettori chiamati alle urne eleggeranno 35 consiglieri i quali, una volta in aula, avranno il compito di votare il Presidente di regione che quindi, diversamente dal resto d’Italia, non viene scelto direttamente dai cittadini.

Il sistema elettorale

Il sistema elettorale della Valle d’Aosta, in base all’articolo 16 dello statuto speciale, prevede l’elezione diretta di 35 consiglieri, con un sistema proporzionale a turno unico. La legge approvata nel 2017, oltre ad aver eliminato il doppio turno, ha introdotto un premio di maggioranza di 21 seggi, che vengono assegnati alla lista singola, o alla coalizione, che abbia conseguito almeno il 42 per cento dei voti validi. Nel caso in cui nessuna lista, singola o coalizzata, raggiunga tale soglia, gli scranni sono ripartiti secondo un criterio puramente proporzionale, in modo da rispecchiare la percentuale dei voti conseguiti da ciascuna di esse. Nel consiglio regionale siede sempre lo stesso numero di membri e questo, per legge, non  risente dell'eventuale oscillazione della popolazione residente sul territorio. I consiglieri restano in carica per 5 anni. Due o più liste possono sottoscrivere un programma elettorale comune, ma l’elettore voterà comunque la singola lista, che deve essere composta da un minimo di 18 nomi a un massimo di 35.

Due soglie di sbarramento

La legge elettorale in vigore in Valle d’Aosta prevede due soglie di sbarramento, in modo da ridurre la frammentazione partitica. Con il primo limite si escludono le liste che non abbiano raggiunto il cosiddetto “quoziente” minimo, ovvero il numero dato dalla divisione tra la somma dei voti totali e il numero dei seggi da assegnare. Le liste che superano la prima scrematura si dividono i seggi e, in seguito, si applica il secondo sbarramento, quello in cui vengono esclusi tutti i partiti che non hanno ottenuto almeno due seggi.

La scheda elettorale

La scheda elettorale per le elezioni regionali in Valle d’Aosta di domenica 20 maggio è di colore verde e contiene i simboli dei partiti e, accanto, le righe per esprimere fino ad un massimo di tre preferenze. Le liste, secondo quanto stabilito dalla legge regionale del 2017, devono avere non meno del 30 per cento di ogni genere al loro interno per favorire le pari opportunità nella rappresentanza politica.

Come si vota

Sono 10 le liste che concorrono ai 35 scranni assegnati dalle elezioni regionali. Il cittadino può votare tracciando una croce sul partito scelto. Le preferenze, invece, possono essere espresse in tre modi. L’elettore può scrivere nome e cognome del candidato, oppure solo il cognome, ma in caso di omonimia deve specificare anche il nome. Può, infine, scrivere il numero corrispondente al candidato. Se l’elettore non sceglie alcuna lista, ma decide di esprimere preferenze tutte collegate a un singolo partito, il voto si estende anche alla lista stessa.

L’elezione del presidente di Regione

Diversamente da ciò che avviene nelle altre regioni italiane, in Valle d’Aosta, in base ad una legge regionale del 2007, il presidente non viene scelto dai cittadini, ma eletto con una votazione interna al Consiglio secondo un meccanismo di maggioranza assoluta, in cui bastano la metà dei voti più uno per risultare eletti. L’attuale presidente è Laurent Viérin, classe 1975, esponente del partito Union Valdôtaine Progressiste.

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