Renzi: "Abolire Jobs Act? Sarà contento il Nord Est. No larghe intese"

Politica
Foto d'archivio (Ansa)

Il segretario del Partito Democratico risponde a distanza a Silvio Berlusconi, affermando che l’abolizione dell’articolo 18 e le politiche per l’occupazione hanno sbloccato l’Italia. E sul dopo-elezioni: “Più si vota Pd meno c'è il rischio di inciuci”

"L'abolizione dell'art.18 e il Jobs Act hanno dato una spinta alla ripartenza al Paese, l'hanno sbloccato. Ma non è sufficiente. Ora bisogna mettere assieme un grande sogno e concretezza quotidiana". Lo ha detto il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, intervistato da Radio Capital. E sempre in materia di occupazione, l’ex presidente del Consiglio ha anche risposto al leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che in un’intervista radiofonica aveva detto che, quando il centrodestra sarà al governo, toglierà il Jobs Act: “Sarà contento il nordest, il mondo produttivo, vorrei vedere che ne pensano gli imprenditori di tornare al mondo del lavoro del passato”, ha detto Renzi. E ancora, sempre in tema di lavoro: il “problema non è rivedere le tipologie contrattuali ma creare una rete di protezione che ti possa dare una mano, fare formazione”. Per Renzi, il buon lavoro fatto dai governi di centrosinistra è dimostrato in parte dai recenti dati sull’occupazione: “Dall'Istat emerge un quadro sul lavoro che è un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Esiste ancora un problema di dare certezza sul lavoro. L'ho sempre detto, mi fa piacere se qualcuno pensa che sia una svolta da parte mia”, ha aggiunto.

Renzi: “No a larghe intese”

Renzi, poi, ha parlato anche dell’ipotesi di un governo di larghe intese dopo il voto del 4 marzo prossimo: “Berlusconi dice 'mai con il Pd'? Ma l'ha sempre detto. Anch'io posso escludere ogni ipotesi di larghe intese. Anzi, più si vota Pd meno c'è il rischio di inciuci”, ha detto il segretario dem. Renzi, parlando sempre di Berlusconi, ha aggiunto: “Mi chiedo come possa negare la realtà dei fatti: per anni s'è scritto che è pericoloso per la democrazia. Io non l'ho mai detto. Ma quando si entra nel mondo dei risultati si vede come abbia provocato crisi pazzesche. Non voglio stare a fare polemiche, ma Berlusconi ha fallito alla prova del governo”.

Renzi: “M5s europeista a giorni alterni”

Il segretario del Pd ha poi commentato la decisione del Movimento 5 Stelle che, tramite Luigi Di Maio, ha fatto sapere che per l'Italia non è "più il momento di uscire dall'euro". Ha detto Renzi: "M5s è europeista un giorno sì, un giorno no. Se conferma di accettare l'Ue è un passo avanti, vediamo quanto dura".

Regionali: Pd alla ricerca di un accordo con Grasso

Renzi ha toccato infine il tema elezioni regionali. E, in particolare, il nodo legato alle alleanze con Liberi e Uguali, la formazione da poco nata a sinistra del Pd: "In Lombardia e nel Lazio abbiamo due ottime candidature (Giorgio Gori e Nicola Zingaretti, ndr): spero che Grasso faccia convergere il suo movimento su queste due ottime persone", ha detto. 

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