Laura Boldrini denuncerà chi la insulta sui social: "Adesso basta"

Politica

La presidente della Camera, in un post su Facebook accompagnato da una foto che mostra frasi offensive contro di lei, annuncia: “Il tenore di questi commenti ha superato il limite consentito. Ho deciso che d'ora in avanti farò valere i miei diritti nelle sedi opportune”

“Adesso basta. Il tenore di questi commenti ha superato il limite consentito. Ho deciso che d'ora in avanti farò valere i miei diritti nelle sedi opportune”. Così, con un post su Facebook, la presidente della Camera Laura Boldrini annuncia che denuncerà chi la insulta sui social. “Ho riflettuto a lungo se procedere o meno in questo senso – spiega Boldrini –, ma dopo quattro anni e mezzo di quotidiane sconcezze, minacce e messaggi violenti ho pensato che avevo il dovere di prendere questa decisione come donna, come madre e come rappresentante delle istituzioni. Il calore e il sostegno che finora mi sono giunti da più parti, fuori e dentro la rete, mi hanno spinta a non temporeggiare oltre. Da oggi in poi quindi tutelerò la mia persona e il ruolo che ricopro ricorrendo, se necessario, alle vie legali. E lo farò anche per incoraggiare tutti coloro, specialmente le nostre ragazze e i nostri ragazzi, che subiscono insulti e aggressioni verbali a uscire dal silenzio e denunciare chi usa internet come strumento di prevaricazione”.

#AdessoBasta

Il post è accompagnato dall’hashtag #AdessoBasta e dalla foto di alcuni commenti in cui la presidente della Camera viene insultata. Non è la prima volta che Laura Boldrini punta il dito contro gli insulti sul web e contro le fake news. “È ormai evidente che lasciar correre significhi autorizzare i vigliacchi a continuare con i loro metodi e non opporre alcuna resistenza alla deriva di volgarità e violenza – spiega nel post –. Nessuno deve sentirsi costretto ad abbandonare i social network per l'assalto dei violenti”. E tra i casi recenti cita la professoressa di Cambridge Mary Beard, Alessandro Gassmann, i cantanti Ed Sheeran e Al Bano. “Come posso chiedere ai nostri giovani di non soccombere e di denunciare i bulli del web se poi io stessa non lo faccio? Ai nostri figli dobbiamo dimostrare che in uno Stato di diritto chiunque venga aggredito può difendersi attraverso le leggi. E senza aggiungere odio all'odio, ne abbiamo già abbastanza”, conclude Boldrini.

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