Il leader di Forza Italia, in un’intervista al Mattino dice: “Non punto a fare accordi fuori dal centrodestra. Nessuna intesa con il Pd né ora né dopo il voto”. Salvini: “Buona notizia”. Sulla legge elettorale l’ex premier rinnova il sostegno al sistema proporzionale
"Non c'è nessuna probabilità di un governo Berlusconi-Renzi. Non ritengo possibile e neppure desiderabile una collaborazione con lui e con il Pd. Né ora, né tantomeno dopo le elezioni". Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un'intervista al Mattino, ha chiuso all’ipotesi di un accordo politico con il centrosinistra. "Il mio obiettivo è vincere, lo ripeto ancora una volta, non fare accordi al di fuori del centrodestra”. Una presa di posizione che è piaciuta al segretario della Lega Matteo Salvini: “Una buona notizia. Sono anche d’accordo che il centrodestra non è venuto meno”. Il leader del Carroccio ha però ricordato che “il centrodestra ha vinto le Amministrative, come già le Regionali, con un sistema maggioritario. Ma non parlerò più di legge elettorale”.
Sostegno alla legge elettorale con proporzionale
Il leader di Forza Italia, nell'intervista al quotidiano campano, è tornato invece a difendere il proprio sostegno alla legge elettorale proporzionale: "Un sistema elettorale che desse la maggioranza in Parlamento a uno schieramento che ha il voto di un terzo degli elettori sarebbe sbagliato anche se facesse vincere noi. Il consenso degli italiani oggi è frammentato in tre poli, per l'avvento del M5S, non siamo più in un sistema bipolare", ha detto Berlusconi. "Quanto alla legge elettorale proporzionale, in paesi come Germania e Spagna ha reso comunque possibile un assetto storicamente bipolare".
Il voto anticipato
Sulla possibilità di urne anticipate, Berlusconi ha detto: “Ormai mi sembra quasi impossibile votare prima. È un peccato, perché sarebbe ora di consentire agli italiani di scegliere. Però questo tempo ci consente di affrontare il tema della riforma elettorale, riprendendo l'accordo al quale si era giunti alla Camera, prima delle elezioni amministrative, su un sistema proporzionale di tipo tedesco".
L’alleanza con la Lega
L'ex premier ha ribadito l'asse con il Carroccio. "L'alleanza con la Lega non è mai venuta meno. Il centrodestra dà spazio alle ragioni della Lega dal 1994. Sono certo che questo continuerà, non tanto per il lavoro delle diplomazie, ma perché condividiamo lo stesso progetto e lo stesso programma", anche se "ovviamente ci sono delle differenze". Guardando a sinistra, "D'Alema e Bersani sono figli di una cultura politica del Novecento sconfitta dalla storia. Renzi avrebbe dovuto essere un uomo nuovo, anche per ragioni generazionali", commenta Berlusconi. "In effetti non ha più nulla a che fare con il Comunismo, ma ha sostituito questa tradizione ideologica negativa con una gestione personale del potere fine a se stessa. Non ha certo portato il Pd a quel rinnovamento che pure sarebbe stato utile alla nostra democrazia".
I giudizi sul governo
L'attuale governo "ha fatto poco, essendo in condizione di fare poco", ha affermato Berlusconi, che definisce il premier Gentiloni "persona seria e garbata". Quanto al ministro dell'Interno Marco Minniti, "è una persona determinata, ha un apprezzabile atteggiamento cortese e dialogante, anche se finora non ha ottenuto grandi risultati. Non ha un compito facile: per diretta responsabilità del governo Renzi una migrazione biblica si sta rovesciando sulle coste del nostro Mezzogiorno".
La Flat Tax
In campo economico, i dati Istat sulla povertà "sono cifre che impressionano, contro le quali dobbiamo fare davvero una rivoluzione e toglierci di dosso l'oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria", evidenzia Berlusconi, che dice sì alla Flat Tax della Lega: "I primi a proporla siamo stati noi”.