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Migranti, Di Maio su Ong: trasportano criminali. Saviano: cerca voti

Politica

Il deputato M5S: "Organizzazioni accusate di essere in combutta con i trafficanti di uomini". Poi attacca lo scrittore e il Pd. La risposta: "Compiace quelli che i migranti li vorrebbero morti". I sospetti del procuratore di Catania in un'intervista a SkyTG24

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Continua la polemica sulle Ong. Dopo il post di qualche giorno fa apparso sul blog di Beppe Grillo, dal titolo “Più di 8mila sbarchi, Il ruolo oscuro delle Ong”, a rincarare la dose ci pensa il deputato del M5S Luigi Di Maio. “Abbiamo due rapporti Frontex – ha detto il vice presidente della Camera – che accusano le Ong di un fatto gravissimo: di essere in combutta con i trafficanti di uomini, con gli scafisti. In uno dei rapporti c’è addirittura scritto che si sono usate navi delle Ong per trasportare criminali. Questo è un dato preoccupante e per questo noi vogliamo vederci chiaro e capire chi finanzia queste Ong e se ci sia una regia”. Di Maio ha anche attaccato Roberto Saviano e il Pd, definiti "schiera di ipocriti". La risposta dello scrittore non si è fatta attendere: Di Maio “cerca i voti di tutti quelli che i migranti li vorrebbero morti in fondo al mare”, ha scritto su Facebook. A schierarsi contro le Ong anche la Lega Nord, che ha presentato un esposto: “Andremo fino in fondo per smascherare il gioco sporco di queste pseudo associazioni umanitarie”. Il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, che indaga sul giro di Ong nel Mediterraneo, frena: “Ci sono quelle buone e quelle cattive” (SPECIALE MIGRANTI).

“Saviano e Pd schiera di ipocriti”

Luigi Di Maio ha parlato da Mondragone, in provincia di Caserta. “Noi siamo molto preoccupati – ha detto sui “taxi del Mediterraneo” – e quando sento Saviano e il Pd scandalizzarsi per le mie parole penso a una schiera di ipocriti che in questi anni hanno sempre finto di non vedere il business sull’immigrazione che c’era in Italia. E infatti poi ci siamo ritrovati con Mafia Capitale. Andremo fino in fondo e chiederemo al ministro del’Interno di sapere tutto su questa vicenda. Questo buonismo è l’ipocrisia che ha nascosto per anni i miliardi di euro che si facevano e che si guadagnavano sulla pelle dei migranti”. “È finito il tempo delle ipocrisie”, ha poi ribadito Di Maio con un post su Facebook.
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La risposta di Saviano

Poco dopo è arrivata la replica, sempre su Facebook, di Roberto Saviano: "Luigi Di Maio mi accusa senza mezzi termini di essere corresponsabile, con il mio 'buonismo', dei crimini commessi sulla pelle dei migranti. Mi associa di fatto al Pd e al suo coinvolgimento in Mafia Capitale, perché di questo tratta Mafia Capitale: del business sui rifugiati, di cui mi sono occupato tra i primi attirando, inutile dirlo, l'ira del Pd. Se fossi uno di loro, un grillino o un piddino, lo querelerei. Ma non mi interessa la politica politicante, dunque non lo farò. Quello che è certo è che Di Maio, con il suo intransigente 'cattivismo', parla e compiace, in breve cerca i voti, di tutti quelli che i migranti li vorrebbero morti in fondo al mare. Come nel Cile di Pinochet (o era il Venezuela?)". Lo scrittore ha allegato al post le foto di Di Maio e Augusto Pinochet, alludendo alla famosa gaffe dell'esponente M5S, che tempo fa su Facebook aveva collocato il regime del generale in Venezuela anziché in Cile.
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L’esposto della Lega

Contro le navi di alcune organizzazioni non governative impegnate nel salvataggio dei migranti si è schierata anche la Lega Nord. “Andremo fino in fondo per smascherare il gioco sporco delle Ong che si stanno arricchendo grazie alla tratta dei migranti. La Lega Nord ha presentato un esposto per chiedere di accertare l'operato di queste pseudo associazioni umanitarie che hanno creato un vero business, violando qualsiasi legge internazionale”, hanno annunciato Gian Marco Centinaio, capogruppo al Senato del Carroccio, e Paolo Arrigoni, componente del comitato Schengen.

I sospetti del procuratore di Catania

A muovere sospetti su alcune Ong anche Carmelo Zuccaro, procuratore di Catania, che in un’intervista a La Stampa ricostruisce l'indagine del pool di pm catanesi. “Ci sono quelle buone e quelle cattive – spiega Zuccaro –. Su Ong come Medici senza frontiere e Save the Children davvero c'è poco da dire. Discorso diverso per altre, come la maltese Moas o come le tedesche, che sono la maggior parte”: cinque delle nove Ong schierate in mare. “Abbiamo evidenze che tra alcune Ong e i trafficanti di uomini che stanno in Libia ci sono contatti diretti. Non sappiamo ancora se e come utilizzare processualmente queste informazioni, ma siamo abbastanza certi di ciò che diciamo”, ha raccontato il procuratore.

In una recente intervista a Sky TG24, Zuccaro ha parlato dello “strano proliferare” delle Ong nel Mediterraneo negli ultimi mesi e ha posto degli interrogativi su come queste associazioni sostengano i costi, ingenti, dei salvataggi.