Roma, proposta M5S per introdurre petizioni online e voto elettronico

Politica
Il Campidoglio in una foto d'archivio (Ansa)
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La maggioranza Cinque Stelle in Campidoglio ha presentato un progetto di delibera per modificare lo statuto capitolino all'insegna della democrazia diretta. La sindaca Raggi: “È una rivoluzione culturale”

Il M5S in Campidoglio ha presentato una proposta di delibera per modificare lo statuto di Roma Capitale all'insegna della "rivoluzione" della democrazia diretta. Il progetto dei Cinque Stelle è quello di introdurre la possibilità di petizioni online e sperimentare il voto elettronico per i referendum comunali. “Passeremo da città di Mafia Capitale a Roma capitale della democrazia”, ha dichiarato la sindaca Virginia Raggi.

 

Il progetto del M5S - Il progetto è stato presentato dall'assessora alla Roma Semplice, Flavia Marzano, dal presidente della commissione Roma Capitale, Angelo Sturni, e dal deputato M5S Riccardo Fraccaro. L'idea è introdurre petizioni popolari online con la possibilità di illustrarle in aula, abolizione del quorum di partecipazione per i referendum comunali, bilancio partecipativo. 

 

"Noi usiamo una piattaforma rivoluzionaria, la Rousseau, e vogliamo avviare questo modello anche dentro il sito di Roma Capitale, dando la possibilità ai cittadini di esprimersi - ha spiegato Sturni - In cinque anni vogliamo passare da Mafia Capitale alla capitale della democrazia diretta. Vogliamo sperimentare anche il voto elettronico per i referendum sul modello statunitense". 

 

La soddisfazione di Raggi - Alla conferenza era presente anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che su Twitter ha scritto: "Passeremo da città di ‘Mafia Capitale' a 'Roma Capitale della democrazia”. Il pacchetto di proposte per la democrazia diretta a Roma è stato pubblicato anche sul blog di Beppe Grillo insieme a un intervento della sindaca Raggi che ha detto: "Si tratta di una rivoluzione culturale”.

 

 

Sul blog del Movimento, la sindaca e i consiglieri romani hanno ringraziato in un lungo post Gianroberto Casaleggio. "Non appena saranno approvate in Assemblea Capitolina le proposte di modifica dello Statuto di Roma passeremo all'adozione dei rispettivi regolamenti attuativi di questi nuovi strumenti. Grazie Gianroberto: il dado è tratto”.

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