Il sindaco di Roma, dopo l’interrogatorio sul caso Marra, si difende sulla questione delle polizze in suo favore stipulate da Salvatore Romeo: “Non ho ricevuto un euro”. Poi ammette: "Ho pensato alle dimissioni". La versione dell'ex capo della segreteria: "Lei non ne sapeva nulla"
"Non ho ricevuto un solo euro, sono pronta a querelare". E poi: "Chiederò a Romeo di cambiare beneficiario". Virginia Raggi torna a parlare del caso-polizza anche in serata, intervistata da Enrico Mentana su La7. La sindaca ha ammesso anche di aver pensato alle dimissioni. Tutto questo all'indomani dell'interrogatorio-fiume nell'ambito dell'inchiesta sulla nomina del fratello di Raffaele Marra che vede la sindaca di Roma indagata per falso e abuso d'ufficio.
La versione di Virginia Raggi - "Romeo? Non l'ho chiamato perché ero arrabbiata, sconvolta. I miei legali lo hanno chiamato per me". "Gli chiederò di cambiare beneficiario - ha aggiunto - mi mette ansia solo il pensiero". La sindaca ha ammesso anche di aver pensato alle dimissioni, in questi primi mesi di mandato. "Non posso dire di non averci pensato. Le difficolta' che abbiamo affrontato avrebbero sfiancato anche un toro. Ma abbiamo un grande progetto per Roma che i romani hanno scelto. Credo meriti rispetto".
Raggi: "Pronta a querele, basta gossip" - "Basta gossip, sono sindaca di una capitale che deve rinascere". Nel pomeriggio Virginia Raggi aveva affidato a un post su Facebook la sua prima reazione agli attacchi per una o più polizze vita stipulate a suo beneficio da Salvatore Romeo, ex capo della sua segreteria politica (FOTO). "Le polizze a mio favore? Non ho ricevuto un solo euro, sono pronta a querele" si difende Raggi nel post. "Sono diventata sindaco perché i romani hanno creduto nel programma di M5S, la prossima settimana inizierà il piano antibuche che sarà solo il primo di una serie di interventi per sistemare Roma".
Romeo: "Polizza per stima, tra noi nessuna relazione" - Salvatore Romeo, con un lungo post sulla sua pagina Facebook, fornisce la sua versione. Ho scelto Virginia Raggi come beneficiaria di una polizza vita "per una grande stima e amicizia", spiega l'ex capo della segreteria. "Ho stipulato diverse polizze vita perche' offrivano un rendimento certo e anche la possibilità di incassare il capitale con un riscatto totale o parziale in caso ne abbia bisogno. Questi prodotti finanziari prevedono l'indicazione di un beneficiario terzo in caso di morte del contraente. Quindi, solo in caso di mia morte, eventualità su cui certamente non ho scommesso, il capitale andrebbe all'eventuale beneficiario. Non avendo moglie né figli, ho indicato fra i beneficiari, sempre e solo in caso di mia morte, le persone che più stimo". Nella sua versione della vicenda Romeo ribadisce infine che "non c'è stata e non c'è alcuna relazione fra me e Virginia Raggi. Di conseguenza - conclude - procederò legalmente contro chiunque riporti i fatti in maniera distorta o diversa da quanto sto dichiarando".
Due polizze - A quanto si apprende, le due polizze da investimento stipulate da Salvatore Romeo per Virginia Raggi non presuppongono la controfirma del beneficiario; la prima, da 30mila euro e fatta nel gennaio 2016 è priva di scadenza, l'altra da 3mila euro scade nel 2019. Per gli inquirenti non costituirebbero un fatto penalmente rilevante perché non emergerebbe alcuna utilità corruttiva.
“Grillo farà polizze per tutti” - "Non ne sapevo nulla" insiste la Raggi. E a chi le chiede se si sente come l'ex ministro Scajola per le polizze a "sua insaputa", replica: "Possono essere fatte senza che il beneficiario lo sappia". Quanto al rapporto col M5S, spiega di avere ancora la fiducia del Movimento e aggiunge: Ho sentito Grillo, mi ha detto che farà polizze per tutti".
Bonaccorsi: “Una polizza anche per me” - Negli ultimi quattro anni, secondo L'Espresso e Il Fatto Quotidiano, Romeo avrebbe investito circa 100 mila euro su una decina di polizze vita: tra i beneficiari anche attivisti del M5S. Una conferma arriva dall’ex pentastellata Alessandra Bonaccorsi: "Con Salvatore Romeo avevo una relazione e mi regalò una polizza sulla vita". L’ex M5S racconta che Romeo si presentò con dei documenti dicendole che avrebbe incassato 10mila in caso lui fosse morto: "Più che generoso, diciamo che si rendeva conto di essere solo. Non è sposato, non ha figli. A 50 anni aveva accumulato un piccolo patrimonio e voleva lasciarne una parte agli amici".
L’attacco del Pd - Duro, invece, l'attacco del Pd nei confronti del primo cittadino della capitale. "Il sindaco Raggi valuti se è in grado di governare la città - ha detto la capogruppo dem in Campidoglio Michela Di Biase - Chiediamo che in ogni caso Raggi venga in Aula a spiegare". "La battuta con cui Virginia Raggi ha evitato di rispondere nel merito sulla vicenda della polizza è grave. Più polizze per tutti? È la sindaca di Roma: crediamo che, invece di fare battute, sia opportuno un suo chiarimento", ha aggiunto la senatrice del Pd Monica Cirinnà.
Meloni: "Romeo folle stipulatore di polizze" - Interviene anche la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "Non so quale possa essere la spiegazione ma nella migliore delle ipotesi il sindaco Raggi ha nominato come suo capo segreteria un folle stipulatore seriale di polizze vite all'insaputa dei beneficiari, dopo aver già nominato Marra ai vertici del Campidoglio. Una cosa è certa: il movimento 5 stelle non sa scegliere i propri collaboratori. Se non c'è qualcosa di peggio".