Il presidente della Repubblica al termine delle consultazioni: "Nelle prossime ore valuterò quello che è emerso da questi colloqui e prenderò le iniziative necessarie per la soluzione della crisi". Ipotesi Gentiloni ma non si eclude un Renzi-bis. Zanda: "Sostegno alla decisione del Colle". Il leader di Forza Italia: "No a larghe intese". M5S: "Subito voto"
"Nelle prossime ore valuterò quello che emerso da questi colloqui e prenderò le iniziative necessarie per la soluzione della crisi di governo". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine delle consultazioni al Quirinale. "C'è l'esigenza generale di una armonizzazione delle due leggi elettorali di Camera e Senato. Questa è condizione indispensabile per le elezioni" ha aggiunto. E ha sottolineato: "Il nostro Paese ha bisogno in tempi brevi di un governo nella pienezza delle sue funzioni. Vi sono di fronte a noi adempimenti, impegni, scadenze che vanno affrontati e rispettati. Si tratta di adempimenti e scadenze interni, europee e internazionale".
L'ipotesi circolata nelle ultime ore è quella di Paolo Gentiloni.
L'ultima delegazione a incontrare il presidente della Repubblica Mattarella è stata quella del Pd. "Abbiamo registrato un larghissimo rifiuto da parte delle opposizioni a un governo di responsabilità nazionale e abbiamo assicurato al Capo dello Stato tutto il sostegno del Pd alla soluzione della crisi che riterrà più opportuna" ha detto Luigi Zanda, capogruppo del Pd al termine delle consultazioni (FOTO). No ribaditi da Forza Italia e M5S .
Ecco in sintesi le dichiarazioni delle varie delegazioni in quest'ultima giornata di consultazioni.
Sinistra italiana: "No a Renzi Bis e a Gentiloni" - La prima delegazione a essere ricevuta in giornata è stata quella di Sinistra italiana: "Un ritorno di Renzi a Palazzo Chigi verrebbe vissuto come una sfida a milioni di elettori", ha detto il capogruppo alla Camera di Sinistra Italia. E quanto a un possibile esecutivo Gentiloni, la capogruppo al Senato Loredana De Petris ha spiegato: "Discontinuità vuol dire discontinuità, non è solo Renzi ma anche chi per lui può dare lo stesso di tipo di impronta e continuità".
Verdini: "Ok a Renzi bis o a governo di altro tipo" - Spazio poi al gruppo Ala di Verdini e a Scelta civica. "Siamo disponibili a ogni formula che Mattarella intende adottare, da un governo Renzi-bis a un esecutivo di altro tipo, l'importante è che il Paese esca dall'impasse e intervenga sui temi più di emergenza e sulla legge elettorale", dice il senatore di Ala-Sc Denis Verdini. E a chi gli chiede se Ala entrerà nel nuovo governo Verdini sottolinea: "Abbiamo dato a Mattarella la disponibilità".
Alfano: "Non aspettare sentenza per lavorare a legge elettorale" -"Per le necessità che abbiamo davanti a noi sarà importante una chiusura rapida della vicenda che ci vede impegnati, ovvero della crisi di governo", dice invece il leader di Ncd Alfano. Area Popolare, spiega, è favorevole a un governo "di comune responsabilità di tutte le forze volenterose" per affrancare i problemi dell'economia, delle banche e la riforma elettorale o se ciò non fosse possibile a una "prosecuzione nell'esecutivo Renzi nelle forme che il presidente Mattarella riterrà opportune". Occorererà, aggiunge, lavorare sin da subito sulla legge elettorale, senza aspettare la sentenza della Consulta sull'Italicum.
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Berlusconi: "No a larghe intese" - "Abbiamo illustrato a Mattarella quella che ci sembra l'unica strada possibile, l'approvazione in tempi rapidi di una nuova legge elettorale condivisa per poi consentire agli italiani di esprimersi con il voto" afferma il leader di FI Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni. "Fi non è disponibile a sostenere un governo di larga coalizione. Tocca al Pd esprimere e sostenere un governo per la parte restante della legislatura, che deve essere la più breve possibile".
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M5S: andare al voto subito dopo Consulta - "Oggi in Italia abbiamo due leggi elettorali diverse che generano una paralisi istituzionale dolosa generata dalla irresponsabilità della classe politica guidata da Renzi e dal Pd. Per questo abbiamo chiesto di garantire il percorso istituzionale più rapido per andare al voto con la legge elettorale che sarà certificata dalla Corte costituzionale" afferma la delegazione M5S al termine delle consultazioni.
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Zanda: "Tutto il sostegno del Pd a soluzioni Mattarella" - "La direzione del Pd aveva trovato la quadra su un governo di responsabilità nazionale con la più larga partecipazione possibile fra le forze in Parlamento - ha affermato Zanda - quindi anche delle opposizioni, con l'obiettivo di andare al voto il prima possibile". "Abbiamo registrato - ha chiarito - un larghissimo rifiuto a questa prospettiva, quindi abbiamo assicurato tutto il nostro sostegno alle soluzioni che il Presidente della Repubblica riterrà opportuno dare alla crisi".
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Il caso Mps - Verso una soluzione rapida della crisi spinge anche il caso Mps. La Bce ha infatti negato a Monte dei Paschi di Siena la proroga di 20 giorni chiesta per chiudere a gennaio l'aumento di capitale da 5 miliardi di euro, spalancando la porta all'intervento dello Stato che potrebbe mettere sul piatto una garanzia tra i tre e i cinque miliardi di euro sull'aumento di capitale. Lo schema di decreto è pronto, ma il premier , spiegano fonti Pd, non avrebbe intenzione di firmarlo da dimissionario, lasciando la decisione al nuovo esecutivo.
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