Riforme, Boschi: i veri partigiani voteranno sì al referendum

Politica

Bersani replica alla ministra: ma come si permette? Berlusconi: "Con le amministrative un primo avviso a Renzi". Ruocco a Sky TG24: "Premier non credibile"

Nuovo scontro a sinistra sul referendum, a causa delle parole del ministro Boschi che, dopo la decisione del direttivo dell'Associazione Nazionale Partigiani di votare contro le riforme del governo Renzi, ha attaccato: i partigiani veri voteranno per il Si.

 

Bersani: Boschi non si permetta – Immediata la replica di Pier Luigi Berani, che su Facebook scrive: "Come si permette la ministra Boschi di  distinguere tra partigiani veri e partigiani finti"?

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Boschi: se vince no anche io a casa -  La ministra, intanto, va avanti per la sua strada. Ospite di In mezz'ora su  Rai3, si dice certa che il referendum "noi lo vinceremo”. Ma, in caso contrario, ribadisce che Renzi lascerebbe e aggiunge che lo stesso farebbe lei: “Certo che sì, ci assumiamo insieme la responsabilità di un  progetto politico che abbiamo portato avanti insieme".

 

Berlusconi: abusivi vogliono cambiare la Costituzione  -  Nel dibattito entra anche Silvio Berlusconi. Le amministrative, dice, sono molto importanti per Roma, ma sono anche un primo avviso a Renzi. Il secondo è il referendum, in cui si darà un segnale preciso al presidente del Consiglio sulla volontà degli italiani di mandarlo a casa. L’ex premier al Campidoglio, dove il candidato da lui appoggiato alle comunali romane, Alfio Marchini, presenta la sua squadra. attacca quello che definisce un “governo abusivo” che vuole cambiare la Costituzione, parla di un “Paese con democrazia sospesa” e assicura che il centrodestra resta unito per le politiche.

 

 

Ruocco: premier non credibile  -  Accuse a Renzi anche da Carla Ruocco, membro del direttorio M5S, che a Sky TG24 afferma: “Non è una persona credibile. Basti pensare all'ultima esternazione che ha fatto riguardo ad Equitalia. Il suo partito e quindi lui, il suo Governo, ha bocciato una legge che avevamo presentato alle Camere e che prevedeva, un anno e mezzo fa, l'abolizione di Equitalia, con un sistema di riscossione alternativo proponevamo un sistema di riscossione più umano e di incentrato anche sui piccoli contribuenti in difficoltà, eliminando questo carrozzone".

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