"Le leggi si fanno se ci sono i numeri", dice il ministro ammettendo le difficoltà del Partito Democratico al Senato. "Dobbiamo creare un punto di incontro tra le forze che ci sono". E ancora: "Non so come andrà, ma non credo sia una sconfitta aver avuto il coraggio di affrontare questo tema"
“Le leggi si fanno se ci sono i numeri” e a oggi "in Senato il Pd non è autosufficiente, non lo è nemmeno se sommiamo i voti di Sel. Quindi dobbiamo creare un punto di incontro tra le forze che ci sono”. Lo ha dichiarato il ministro Maria Elena Boschi, a Bologna, sul ddl Cirinnà.
“Non è una sconfitta” – "Il fatto che per la prima volta – sostiene il ministro – nel nostro Parlamento si affronti questo argomento non credo rappresenti una sconfitta ma un atto di coraggio. Credo sia una vittoria che dopo due anni di lavoro pubblicamente sotto gli occhi di tutti si possa discutere una legge sulle unioni civili". “Non so quale sarà il risultato finale – aggiunge Boschi – ma è un passo importante che se ne discuta. Spero che la strada che dobbiamo percorre sia breve perché ci sono tante persone che aspettano da troppo tempo e hanno diritto a vedere i loro diritti riconosciuti”.
Grasso: via tutti i canguri – Intanto, dal presidente del Senato Pietro Grasso arriva un’ipotesi che potrebbe cambiare gli scenari a Palazzo Madama: via tutti i canguri dalle unioni civili. Quello a prima firma di Andrea Marcucci, che potrebbe blindare il ddl, e quelli, molto più numerosi, della Lega che potrebbero affossarlo. Il taglio dei canguri è "un'ipotesi in campo", spiega Grasso.