Scuola, assunzioni confermate. Governo autorizza la fiducia

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Depositato un maxiemendamento che prevede la chiamata di 100mila precari e attribuisce più poteri ai dirigenti, che saranno però valutati da ispettori esterni. Renzi: "Se ci saranno le condizioni eviteremo volentieri il ricorso al voto di fiducia"

"Il governo ha autorizzato il ministro per i Rapporti con il Parlamento a porre la fiducia sul provvedimento sulla scuola". L’annuncio lo dà il premier Renzi nella conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri. Poco prima, i relatori del disegno di legge di riforma della scuola avevano depositato in commissione Istruzione del Senato un maxiemendamento, sostitutivo dell'intero testo, che non cambia l'impianto della riforma (che prevede l'assunzione di circa 100mila precari e attribuisce più poteri ai presidi) ma si propone di accogliere alcune critiche dell'opposizione e dei sindacati degli insegnanti.

Renzi: "Evitiamo volentieri voto fiducia"
- "Se ci saranno le condizioni, con un dibattito tranquillo, eviteremo volentieri il ricorso al voto di fiducia. Se va in porto, le assunzioni saranno 100mila. Se non va in porto saranno 20-25 mila. Ai senatori la scelta tra la strada dell'ostruzionismo e la strada dell'occupazione", ha spiegato Renzi.

Il ministro Giannini: in maxiemendamento fattibilità assunzioni



Dirigenti saranno controllati - Il maxiemendamento prevede inoltre che i dirigenti scolastici siano valutati anche da ispettori esterni secondo una serie di parametri più ampi rispetto al testo precedente. Quanto alla platea dei precari da stabilizzare tra il 2015 e il 2016, saranno inclusi anche alcuni iscritti nelle graduatorie del concorso del 2012.

Testo in Aula mercoledì - Il presidente della commissione Istruzione del Senato, Andrea Marcucci, ha annunciato su Twitter che il testo arriverà in aula già mercoledì 24 giugno:


Ok definitivo entro luglio - Dopodiché la riforma tornerà alla Camera per l'approvazione definitiva, che dovrebbe avvenire entro i primi giorni di luglio, per consentire l'assunzione dei precari in tempo per il prossimo anno scolastico.

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