Corruzione, settimana decisiva in Parlamento per il ddl

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Sono passati due anni da quando Pietro Grasso ha presentato il testo. Dopo la campagna di Sky TG24, il presidente del Senato è intervenuto: “Basta compromessi al ribasso”. Cantone sulla prescrizione: “La riforma dei tempi è una priorità”

Sette giorni dopo due anni di attesa. Due anni da quando il presidente del Senato Pietro Grasso ha presentato il ddl anti-corruzione. La commissione dovrebbe spingere sul testo già da questa mattina ma nessuno azzarda previsioni su quando il provvedimento possa arrivare in Aula.

Grasso: “Settimana decisiva” -
L'accelerazione è arrivata dopo le parole di Pietro Grasso a commento della denuncia di Sky TG24: “Settimana decisiva – ha scritto su Facebook – non è più il tempo dei compromessi al ribasso”. Sul tema, su Sky TG24, è intervenuto anche il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina. Anche lui ha definito “decisivi” i prossimi giorni.

Prescrizione, Cantone: riforma dei tempi è una priorità –
Intanto per il presidente dell'Autorità Anti-corruzione, Raffaele Cantone, la riforma dei tempi della prescrizione "è una priorità, perché si deve partire da un punto: non si tratta di allungare i tempi della prescrizione, qui si tratta di ritornare a quello che era il regime ante 2005, quando c'è stata una riforma sbagliatissima che ha sostanzialmente dimezzato i termini della prescrizione dei reati di corruzione". In Parlamento, sottolinea, "ora ci sono alcuni progetti di legge che allungano i termini, soprattutto in questo momento per i reati in prescrizione ed è opportuno". "Certo sarebbe meglio un ripensamento dell'intera normativa della prescrizione, ma è una priorità a cominciare dai reati corruttivi", aggiunge.

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