"Non dobbiamo arrivare primi, dobbiamo arrivare al risultato", dice a Sky TG24 il presidente della Camera. Sulle polemiche per il Parlamento fermo: "Gruppi mi hanno chiesto tempo". Sui dipendenti: "Rimetteremo retribuzioni in linea con il resto del Paese"
"Non è un corsa, non è che dobbiamo arrivare primi. L’importante è arrivare al risultato". Laura Boldrini, presidente della Camera, parla a Sky TG24 dell’elezione dei membri della Consulta e del Csm. Dopo le tredici fumate nere, la prossima votazione è prevista per martedì. “Mi auguro che si possa arrivare a una conclusione”, dice Boldrini.
“Non stiamo perdendo tempo” - Sulle polemiche per il Parlamento fermo fino a martedì, il presidente della Camera ha spiegato: “La chiusura fino a martedì è perché mi è stata chiesta da tutti i gruppi parlamentari. Se dicono che hanno bisogno di più tempo per riflettere, sarebbe poco oculato da parte mia non prenderne atto”. E aggiunge: “Non stiamo perdendo tempo, stiamo svolgendo una funzione prevista dalla Costituzione”.
Sui dipendenti Parlamento: “Rimetteremo stipendi in linea col Paese” - Boldrini ha parlato anche del taglio degli stipendi dei dipendenti del Parlamento. “Rimetteremo le retribuzioni in linea con il resto dell’Italia”, ha detto. E ancora: “È un passaggio obbligato se ci vogliamo mettere in sintonia con il resto del Paese, gran parte dei lavoratori lo capisce. Non stiamo usando la mannaia, lo stiamo facendo con equilibrio”.
“Non stiamo perdendo tempo” - Sulle polemiche per il Parlamento fermo fino a martedì, il presidente della Camera ha spiegato: “La chiusura fino a martedì è perché mi è stata chiesta da tutti i gruppi parlamentari. Se dicono che hanno bisogno di più tempo per riflettere, sarebbe poco oculato da parte mia non prenderne atto”. E aggiunge: “Non stiamo perdendo tempo, stiamo svolgendo una funzione prevista dalla Costituzione”.
Sui dipendenti Parlamento: “Rimetteremo stipendi in linea col Paese” - Boldrini ha parlato anche del taglio degli stipendi dei dipendenti del Parlamento. “Rimetteremo le retribuzioni in linea con il resto dell’Italia”, ha detto. E ancora: “È un passaggio obbligato se ci vogliamo mettere in sintonia con il resto del Paese, gran parte dei lavoratori lo capisce. Non stiamo usando la mannaia, lo stiamo facendo con equilibrio”.