Sciopero polizia, Alfano: "Richieste legittime, i toni no"

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Il ministro dell'Interno ai sindacati delle Forze dell'Ordine sulla minaccia di sciopero generale in caso di blocco dei salari: "Cerchiamo di risolvere il problema, modi eccessivi però non aiutano". Renzi: "Era già aperto un canale, toni inaccettabili"

"Le richieste sono legittime ma espresse in toni e modi francamente eccessivi". E' questa la risposta del ministro dell'Interno Angelino Alfano alla protesta delle Forze dell'Ordine che giovedì 4 settembre hanno minacciato uno sciopero generale nel caso il governo porti avanti la scelta di confermare il blocco degli aumenti degli stipendi. "Sono convinto comunque che ci siano le condizioni per affrontare con serenità il problema e risolverlo", aggiunge il responsabile del Viminale.

Alfano: "La sicurezza è una priorità di questo governo" - "I protagonisti della sicurezza - ha spiegato Alfano nel corso di una conferenza stampa sul bilancio dell'esodo estivo - sono gli uomini e le donne in divisa. A loro dico che la sicurezza è una priorità assoluta di questo governo e di questo ministero, specie in un momento delicatissimo sul fronte interno e internazionale. Agli operatori di polizia è riconosciuta la specificità e noi lavoreremo perché sia assicurata nei mesi prossimi", ha sottolineato. "Stiamo lavorando - ha proseguito il ministro - non per il rinnovo del contratto, che non è stato richiesto, ma per eliminare i blocchi salariali e speriamo che questo sforzo non venga complicato dai toni eccessivi del comunicato".

Incontro con le forze dell'ordine al Viminale - Alfano ha incontrato al Viminale i capi di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza. La sua intenzione, a quanto si apprende, è quella di attendere il ritorno in Italia del premier Renzi per lavorare a una soluzione della controversia, in accordo anche con il ministro Pinotti. La strada perseguita è quella comunicata dal ministro nel precedente incontro con i sindacati, risalente allo scorso 25 luglio. In quell'occasione Alfano indicò che "ci sono tutte le condizioni per lo sblocco salariale".

Pisicchio (Gruppo Misto): "Tenere conto di istanze delle forze dell'ordine" - Sull'argomento è intervenuto anche Pino Pisicchio, presidente del gruppo Misto alla Camera, secondo cui "questo Paese deve molto alle sue forze dell'ordine che, in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, riescono a mantenere un equilibrio sociale straordinario, spesso mettendo a repentaglio la propria vita. Non possiamo, dunque, non tener conto delle istanze di questi servitori dello Stato".

Renzi: "Certi toni sono inaccettabili" - Dal Galles, dove si trova per il vertice Nato è intervenuto anche Matteo Renzi, secondo cui "tutto è legittimo e ciascuno ha le sue buone ragioni ma certi toni sono inaccettabili. Nel caso delle forze di polizia era aperto un canale di discussione sugli scatti, si vedrà se sarà confermato".


Pinotti: "Prioritario trovare una soluzione" - Interviene anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti, secondo cui "il governo, pur non accettando i toni e le parole fuori luogo che sono stati usati in questi giorni dagli organi di rappresentanza militare e di polizia, ritiene prioritario l'impegno alla ricerca di una soluzione che riconosca la specificita' e il valore di chi quotidianamente assicura la difesa e la sicurezza degli italiani nel Paese e attraverso le missioni internazionali che ci vedono coinvolti".

Salvini: "Per il governo è priorità la sicurezza dei delinquenti" - Ad Alfano risponde, con un post su Facebook, anche il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. "Per Alfano la sicurezza era una priorità assoluta di questo governo - scrive Salvini - Come no: blocco degli stipendi di Polizia e Carabinieri, invasione di clandestini, chiusura di caserme e commissariati, sconti di pena a spacciatori e rapinatori. Per il governo la priorità è la sicurezza, quella dei delinquenti".

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