Sblocca Italia, Lupi: arriveranno 100 mila posti di lavoro

Politica

La stima del ministro dei Trasporti. Ma per i costruttori il provvedimento varato dal governo non basta: "Pochi 3,8 miliardi, serve uno shock". Legambiente: manca un progetto futuro

Lo Sblocca Italia attiverà risorse in grado di creare 100 mila posti di lavoro: il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi quantifica gli effetti sul lavoro del nuovo decreto del governo. Ma il giorno dopo il varo è l'ora delle polemiche. Gli ecologisti lamentano "troppo cemento". Legambiente attacca il governo tacciandolo di "confusione" perché il decreto mancherebbe di un progetto di futuro e ascolterebbe troppo alcune lobby. C'è poi il sindacato Cgil degli edili, che parla di "poche novità per un settore che ha bruciato 800 mila posti in 6 anni". Ma, soprattutto, a storcere la bocca sono anche i costruttori, che dovrebbero essere beneficiati dalle nuove misure. "Ha un'ottima impostazione - dice il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti - Ma ci sono troppe poche risorse. 3,8 miliardi (che sono le risorse nuove previste, ndr) non bastano e non rappresentano uno choc per l'economia".

Le critiche -
Certo, dal territorio arrivano anche molti consensi, soprattutto perché si dà il via a opere attese da anni. Lupi difende le misure. La grande novità del decreto - spiega - sta nel fatto che contrariamente al passato, quando venivano "stanziate le risorse ma poi non venivano spese o spese male", stavolta "c'è una data: entro il 31 agosto 2015 tutte le opere devono aprire i cantieri". Parla poi di volontà di togliere la burocrazia per le imprese e per le famiglie (che non dovranno richiedere autorizzazioni per modifiche interne alle loro case che non aumentano i volumi). Ma sono molte anche le voci di dissenso, a partire dal governatore della Puglia che lamenta il via libera al gasdotto Tap che approda sul suo territorio. Qualche amministratore scopre anche che le proprie opere sono rimaste "in panchina" e critiche arrivano anche per il rinvio della riforma delle autorita' portuali.

I dubbi nella maggioranza -
Anche nella maggioranza serpeggia qualche dubbio. E' il caso di Linda Lanzillotta (Scelta Civica) che osserva: "Proroga delle concessioni, Spa locali salve: tempi duri per la concorrenza!!!". Già perché quello delle concessioni è un altro dei nodi che preoccupa i costruttori, che chiedono gare, mentre certo non rassicura il rinvio dei tagli sulle partecipate degli enti locali, dopo la diffusione dei dati da parte del commissario alla Spending Review, Carlo Cottarelli.

Il nodo delle coperture -
Il testo, comunque, non è definito in tutti i dettagli. E' stato approvato "salvo intese". Il nodo, in particolare, è quello delle coperture di alcune misure, come quella che prevede un bonus del 20% per l'acquisto di case da dare in affitto concordato. Il ministro Lupi conferma la norma, ma certo la Ragioneria è al lavoro. Così per vedere il testo definitivo bisognerà attendere almeno fino a martedì della prossima settimana.

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