Caso Geithner, Forza Italia chiede commissione d'inchiesta

Politica

L'ex ministro del Tesoro Usa rivela di pressioni sulla Casa Bianca da parte di funzionari Ue per far cadere il governo di Berlusconi nel 2011. L'ex Cavaliere: "Colpo di Stato". Barroso: "Sempre difeso l'Italia". John Kerry: "Non ne so niente"

Nella campagna elettorale italiana in vista delle Europee del 25 maggio scoppia il caso Geithner. L'ex ministro del Tesoro americano, nel suo ultimo libro, parla infatti di un complotto europeo dietro alla caduta del governo Berlusconi del 2011, complotto che sarebbe stato prospettato agli Stati Uniti, ma rifiutato dall'amministrazione Usa. Voci che rinfocolano una vecchia tesi di Silvio Berlusconi, che, proprio alla luce delle rivelazioni di Geithner, ha ribadito come al G20 di Cannes (foto) tutti i leader presenti sapessero già che da lì a poco sarebbe stato sostituito da Mario Monti. "Ecco qui le più rilevanti conferme da Washington e da Londra. Puntuali. "Si tratta di colpo di Stato", spiega Berlusconi che in un'intervista televisiva racconta di essersi dimesso "per senso di responsabilità" (VIDEO).

Forza Italia chiede commissione d'inchiesta
- Forza Italia al completo chiede una commissione d'inchiesta e una risposta in Parlamento del premier, Angelino Alfano non la esclude e perfino Gianfranco Fini pensa che Renzi dovrebbe chiedere agli Stati Uniti più chiarezza. Per il momento il Colle, tirato in ballo da Fi come regista occulto della crisi che portò alle dimissioni del Cavaliere, osserva la consegna del silenzio. Renzi è in una posizione delicata: il patto del Nazareno gli impone di non stressare i rapporti con Berlusconi, ma allo stesso tempo non può certo lanciargli un salvagente utilissimo per una campagna elettorale che sta segnando il passo.

John Kerry: "Non ne so niente" - Il tema è stato affrontato anche a Washington, nel corso del vertice tra il ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini e il segretario di Stato John Kerry che, a una precisa domanda nel corso della conferenz stampa ha affermato (in italiano) "io non so niente". "Assolutamente è la prima volta che ne sento parlare", ha aggiunto Kerry. E anche da Bruxelles, dove all'inizio si era preferita la linea del "no comment" nella serata di martedì arriva la precisazione di Barroso.  "L'Italia era vicinissima all'abisso", ricorda il presidente della Commissione europea, e al G20 di Cannes "alcuni tentarono di metterla sotto la supervisione del Fmi" ma "sarebbe stato un disastro" e "noi siamo stati quasi soli a dire che non doveva succedere".

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