Sulla Padania l'agenda della Kyenge. Pd: "Fatto gravissimo"

Politica

Il quotidiano leghista pubblica gli appuntamenti della titolare dell’Integrazione. Il direttore: “Solo informazione”. Bitonci (Lega) in Senato attacca Kyenge: "Vuol favorire la negritudine come in Francia". Il ministro: "Il razzismo uccide la democrazia"

Da oggi il quotidiano La Padania ha una nuova rubrica che sta già facendo discutere. Si chiama 'Qui Kyenge' e riporta l'agenda istituzionale degli incontri pubblici del ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge, nella pagina normalmente dedicata agli appuntamenti. Un'iniziativa che segue la serie di presidi, critiche e proteste che la Lega ha inscenato negli ultimi mesi contro il ministro. E che ha subito scatenato polemiche. "Una decisione gravissima, ai limiti dell'intimidazione” la definiscono i senatori del Pd Mauro Del Barba e Roberto Cociancich, mentre attacchi al ministro arrivano anche dall'Aula del Senato per bocca del senatore Bitonci.




La pagina della Padania

Kyenge: "Il razzismo uvccide la democrazia" - "Padania Chi?" ha invece risposto ironicamente il ministro a chi le chiedeva conto dell'iniziativa. "Gli attacchi continuano, anche oggi, ma non credo che mi fermeranno" ha aggiunto.  Commentando poi le aggressioni verbali nei suoi confronti, "la politica si deve alzare tutta per condannare, altrimenti il razzismo diventa un'arma pericolosa perché uccide la democrazia".

La Padania: "Solo informazione" -La direttrice del quotidiano del Carroccio Aurora Lussana però nega che l’iniziativa possa essere vista come una provocazione nei confronti del ministro. “Si tratta dell'elenco dei suoi appuntamenti pubblici, pubblicati sul portale del ministero: noi facciamo informazione sull'attività dei membri del governo. I nostri lettori vogliono sapere dove Kyenge si reca per ascoltare i suoi annunci e le sue chiacchiere: è giusto informarli". E spiega: "I nostri lettori hanno visto che in questi nove mesi Kyenge non ha prodotto alcun provvedimento in Consiglio dei ministri e in Parlamento. Sono nove mesi che fa pellegrinaggio filo-immigrazionista in lungo e in largo per l'Italia e i nostri lettori vogliono essere informati sulle sue iniziative". Difende l’iniziativa il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini. “Noi offriamo un servizio ai lettori che sono curiosi e vogliono andare ad ascoltare il ministro: non c'è mica scritto ‘Andate a picchiare la Kyenge'" scrive in un post su Facebook.

Bitonci in Aula al Senato: "Kyenge vuole favorire la negritudine" - Dalla Lega arriva intanto l’ennesimo attacco al ministro per l’Integrazione. Massimo Bitonci, presidente del Carroccio al Senato, si rivolge così a Kyenge e a Livia Turco intervenendo in Aula durante la discussione generale che si è aperta sul ddl per la messa alla prova già approvato alla Camera: "La gente ha paura ad uscire la sera. Leggo che la Kyenge e la sua consigliera Livia Turco vogliono le quote riservate agli immigrati nella società. Siamo alla demenza. La Turco non sa niente di niente, e la Kyenge non è qualificata per questo incarico molto delicato. La Kyenge non sa cos'è l'integrazione, non sa niente di niente, vuole favorire la negritudine come in Francia, ma noi possiamo farne a meno". Parole che riprendono quelle già usate dal politologo Giovanni Sartori in un’intervista a La Zanzara su Radio 24. Bitonci, nel suo intervento, cita anche articoli di Angelo Panebianco sul tema dell'immigrazione. E contro il ddl, che contiene anche l’abolizione del reato di clandestinità, annuncia che la Lega farà “un’opposizione durissima. E’ un provvedimento inutile e dannoso contro il quale ci batteremo”.

Finocchiaro: "Basta attacchi sessisti e razzisti da Lega" - Contro le parole di Bitonci interviene il Pd. "Ha infarcito il suo intervento in Aula sul ddl in materia di messa alla prova di ingiurie razziste e sessiste contro la ministra Kyenge e anche contro Livia Turco. E' un intervento che fa il paio con l'iniziativa gravissima del quotidiano La Padania contro la ministra dell'Integrazione, che Salvini rivendica. E' chiaro che i leghisti non trovano argomenti migliori delle ingiurie per sostenere tesi anacronistiche e senza capo ne' coda sull'immigrazione e sulla sicurezza nel nostro Paese" afferma Anna Finocchiaro.
In difesa del ministro Kyenge interviene anche il presidente di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola su Twitter.



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