Berlusconi: "Chi non crede nei nostri valori può andare via"

Politica

Alla vigilia del Congresso Nazionale del Pdl, il Cavaliere riceve Alfano e Lupi e invia una lettera ai parlamentari: “Forza Italia sarà la casa di tutti". E aggiunge: "E’ indispensabile restare uniti. Ma ognuno è libero di fare le sue scelte”

"Domani dal palco ripeterò ancora una volta le ragioni per cui è indispensabile restare uniti e lottare insieme, noi moderati per unire i moderati". Lo afferma Silvio Berlusconi in un messaggio Pdl (qui il testo integrale) alla vigilia del Congresso Nazionale che dovrebbe sancire il passaggio dal Pdl a Forza Italia. Una riunione nella quale, sottolinea il Cavaliere, si ribadiranno "i nostri valori" e chi non si riconosce in essi "è libero di andarsene". Il messaggio ai parlamentari del Pdl, diffuso dall’ufficio stampa, sembra un ultimatum agli alfaniani proprio mentre lo stesso Angelino Alfano accompagnato da Maurizio Lupi si sono recati a Palazzo Grazioli per tentare un'ultima mediazione.



"Forza Italia è la casa di tutti" - “In questi giorni ho ascoltato le ragioni di tutti. Con la pazienza che tutti mi riconoscono ho cercato di trovare soluzioni che uniscano, spesso senza comprendere neppure le ragioni di una divisione. Domani dal palco del Consiglio nazionale ripeterò quello che ho già detto più e più volte, fino allo sfinimento. Forza Italia è la casa di tutti. E' la casa di chi crede nella grande forza dei moderati italiani. E' la casa di chi antepone l'amore all'odio, di chi non coltiva l'invidia e la maldicenza, di tutti coloro che all'egoismo e ai piccoli, talvolta meschini, interessi personali antepongono sempre il bene comune". E ancora: "Non cambierò io, non cambierà Forza Italia. Se così non fosse, se Forza Italia diventasse qualcosa di diverso, di piccolo e meschino, se diventasse preda di una oligarchia, se rischiasse una deriva estremista, sarei io che l'ho fondata a non riconoscermi più in questo progetto".

"Ognuno è libero di fare le sue scelte ma ricordatevi degli elettori" - Frecciata del Cavaliere alle varie raccolte di firme di questi giorni, degli opposti schieramenti, delle quali si è parlato in questi giorni: "Ho sentito parlare di raccolte di firme tra i nostri parlamentari: le uniche firme che a me interessano sono quelle di milioni di donne e di uomini che hanno creduto e credono in noi. E che nelle urne ci hanno concesso la loro fiducia ". E aggiunge: "Dopo aver parlato e ascoltato decideremo insieme il nostro futuro. Ognuno, dopo aver parlato ed ascoltato, sarà libero di fare le sue scelte. Ricordandosi della responsabilità che il voto di milioni di persone ci ha affidato e che a loro e solo a loro ognuno di noi è chiamato a rispondere del proprio operato". Da Silvio Berlusconi arriva una stilettata contro le baruffe interne al Pdl: "Ora vi chiedo: dopo lo spettacolo che la nostra classe dirigente ha offerto in queste ultimi giorni, perché un padre di famiglia, una donna, un giovane dovrebbe raccogliere questo appello? Perché i moderati italiani dovrebbero unirsi a noi, quando fossimo noi i primi a dividerci?”

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