Alla vigilia del Congresso Nazionale del Pdl, il Cavaliere riceve Alfano e Lupi e invia una lettera ai parlamentari: “Forza Italia sarà la casa di tutti". E aggiunge: "E’ indispensabile restare uniti. Ma ognuno è libero di fare le sue scelte”
#Berlusconi: chi ancora ci crede ha il dovere di restare e combattere perché questi valori trionfino finalmente nel nostro Paese
— Forza Italia (@forza_italia) November 15, 2013
"Forza Italia è la casa di tutti" - “In questi giorni ho ascoltato le ragioni di tutti. Con la pazienza che tutti mi riconoscono ho cercato di trovare soluzioni che uniscano, spesso senza comprendere neppure le ragioni di una divisione. Domani dal palco del Consiglio nazionale ripeterò quello che ho già detto più e più volte, fino allo sfinimento. Forza Italia è la casa di tutti. E' la casa di chi crede nella grande forza dei moderati italiani. E' la casa di chi antepone l'amore all'odio, di chi non coltiva l'invidia e la maldicenza, di tutti coloro che all'egoismo e ai piccoli, talvolta meschini, interessi personali antepongono sempre il bene comune". E ancora: "Non cambierò io, non cambierà Forza Italia. Se così non fosse, se Forza Italia diventasse qualcosa di diverso, di piccolo e meschino, se diventasse preda di una oligarchia, se rischiasse una deriva estremista, sarei io che l'ho fondata a non riconoscermi più in questo progetto".
"Ognuno è libero di fare le sue scelte ma ricordatevi degli elettori" - Frecciata del Cavaliere alle varie raccolte di firme di questi giorni, degli opposti schieramenti, delle quali si è parlato in questi giorni: "Ho sentito parlare di raccolte di firme tra i nostri parlamentari: le uniche firme che a me interessano sono quelle di milioni di donne e di uomini che hanno creduto e credono in noi. E che nelle urne ci hanno concesso la loro fiducia ". E aggiunge: "Dopo aver parlato e ascoltato decideremo insieme il nostro futuro. Ognuno, dopo aver parlato ed ascoltato, sarà libero di fare le sue scelte. Ricordandosi della responsabilità che il voto di milioni di persone ci ha affidato e che a loro e solo a loro ognuno di noi è chiamato a rispondere del proprio operato". Da Silvio Berlusconi arriva una stilettata contro le baruffe interne al Pdl: "Ora vi chiedo: dopo lo spettacolo che la nostra classe dirigente ha offerto in queste ultimi giorni, perché un padre di famiglia, una donna, un giovane dovrebbe raccogliere questo appello? Perché i moderati italiani dovrebbero unirsi a noi, quando fossimo noi i primi a dividerci?”