Governo, critiche a Cancellieri per l'intervento su Ligresti
PoliticaPolemiche sul ministro della Giustizia che, secondo Repubblica, si sarebbe interessata a Giulia Ligresti quando era in carcere per il caso Fonsai. Il guardasigilli pronta a chiarire: "Nessuna interferenza"
Il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri è al centro di polemiche politiche dopo che Repubblica, giovedì 31 ottobre, ha scritto che il Guardasigilli si interessò alle condizioni in carcere di Giulia Ligresti, indagata nell'inchiesta torinese su Fonsai. Il ministro, in serata, si è detta disponibile a riferire in Parlamento ma ha difeso il suo operato. Dagli atti dell'inchiesta emergerebbe che l'ex dg di Fondiaria-Sai, Piergiorgio Peluso, figlio del ministro continuerebbe a intrattenere rapporti con dirigenti del Gruppo.
Cancellieri: "Nessuna interferenza" - "Non c'è stata né poteva esserci, alcuna interferenza con le decisioni degli Organi giudiziari. Nella mia comunicazione al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria non vi è stato nel modo più assoluto, come ampiamente dimostrato, alcun riferimento a possibili iniziative finalizzate alla eventuale scarcerazione della Ligresti", scrive in una nota spiegando di essere intervenuta a segnalare le condizioni psicofisiche della Ligresti non appena acquisita conoscenza: "Intervenire è compito del Ministro della Giustizia. Non farlo sarebbe colpevole e si configurerebbe come una grave omissione".
M5S: "Smentisca o si dimetta" - Sel ha chiesto alla Cancellieri di riferire in Parlamento sulla questione, che "presenta aspetti molto discutibili e inquietanti che devono essere chiariti sul piano politico e non solo su quello giudiziario", hanno scritto due senatori in una nota. Il Movimento 5 stelle ha chiesto invece al ministro di smentire la vicenda o dimettersi.
Cancellieri intercettata - Repubblica ha scritto che il ministro è stata intercettata nell'ambito dell'inchiesta su Fonsai - per un buco in bilancio sulla società, oggi acquisita da Unipol, da circa 300 milioni di euro, secondo gli inquirenti - per una telefonata ricevuta da Antonino Ligresti. Antonino è zio di Giulia Ligresti, arrestata il 17 luglio col padre Salvatore, la sorella Jonella e tre ex manager per falso in bilancio aggravato e aggiotaggio. In carcere la donna ha avuto problemi di salute, definita "fragile" dai suoi avvocati.
L'intervento del ministro - Dopo la telefonata, la Cancellieri "si attiva. Parla con i due vice capi di dipartimento del Dap, il Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria, per 'sensibilizzarli' sul fatto che Giulia Maria Ligresti soffre di anoressia. Il 28 agosto, dopo che il ministro della Giustizia si è interessata della sua situazione in cella, finalmente Giulia vede aprirsi le porte del carcere", per passare ai domiciliari, scrive il giornale. "Conta su di me", avrebbe detto la Cancellieri al telefono. Il 3 settembre Giulia Ligresti ha poi patteggiato due anni e otto mesi di reclusione, oltre a una multa e alla confisca di polizze assicurative e quote di una società.
Successivamente, il ministro è stato ascoltato dalla procura di Torino sulla vicenda, scrive il quotidiano, spiegando che "si è trattato di un intervento umanitario assolutamente doveroso in considerazione del rischio connesso con la detenzione".
Cancellieri: "Nessuna interferenza" - "Non c'è stata né poteva esserci, alcuna interferenza con le decisioni degli Organi giudiziari. Nella mia comunicazione al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria non vi è stato nel modo più assoluto, come ampiamente dimostrato, alcun riferimento a possibili iniziative finalizzate alla eventuale scarcerazione della Ligresti", scrive in una nota spiegando di essere intervenuta a segnalare le condizioni psicofisiche della Ligresti non appena acquisita conoscenza: "Intervenire è compito del Ministro della Giustizia. Non farlo sarebbe colpevole e si configurerebbe come una grave omissione".
M5S: "Smentisca o si dimetta" - Sel ha chiesto alla Cancellieri di riferire in Parlamento sulla questione, che "presenta aspetti molto discutibili e inquietanti che devono essere chiariti sul piano politico e non solo su quello giudiziario", hanno scritto due senatori in una nota. Il Movimento 5 stelle ha chiesto invece al ministro di smentire la vicenda o dimettersi.
Cancellieri intercettata - Repubblica ha scritto che il ministro è stata intercettata nell'ambito dell'inchiesta su Fonsai - per un buco in bilancio sulla società, oggi acquisita da Unipol, da circa 300 milioni di euro, secondo gli inquirenti - per una telefonata ricevuta da Antonino Ligresti. Antonino è zio di Giulia Ligresti, arrestata il 17 luglio col padre Salvatore, la sorella Jonella e tre ex manager per falso in bilancio aggravato e aggiotaggio. In carcere la donna ha avuto problemi di salute, definita "fragile" dai suoi avvocati.
L'intervento del ministro - Dopo la telefonata, la Cancellieri "si attiva. Parla con i due vice capi di dipartimento del Dap, il Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria, per 'sensibilizzarli' sul fatto che Giulia Maria Ligresti soffre di anoressia. Il 28 agosto, dopo che il ministro della Giustizia si è interessata della sua situazione in cella, finalmente Giulia vede aprirsi le porte del carcere", per passare ai domiciliari, scrive il giornale. "Conta su di me", avrebbe detto la Cancellieri al telefono. Il 3 settembre Giulia Ligresti ha poi patteggiato due anni e otto mesi di reclusione, oltre a una multa e alla confisca di polizze assicurative e quote di una società.
Successivamente, il ministro è stato ascoltato dalla procura di Torino sulla vicenda, scrive il quotidiano, spiegando che "si è trattato di un intervento umanitario assolutamente doveroso in considerazione del rischio connesso con la detenzione".