Avanti con la riforma della giustizia e una legge elettorale come quella per i sindaci: queste le sfide per il Pd che il candidato segretario ha lanciato dalla Leopolda 2013. "Qui parliamo di futuro, non di Berlusconi" ha precisato il sindaco di Firenze
Renzi: "Mai più larghe intese" - "Se vinceremo le primarie saremo i custodi del superamento del bicameralismo perfetto: via il Senato, anziché mille parlamentari ne avremo la metà" ha detto Renzi, elencando tra le riforme da fare anche l'abolizione delle Province e quella della legge elettorale. Il modello, ha ribadito Renzi, "è la legge elettorale dei sindaci". Con la nuova legge per Renzi, "alla fine del foto sai chi ha vinto, chi vince deve avere i numeri per governare, e chi governa per 5 anni è responsabile". "Mai più larghe intese e giochini sulle spalle degli italiani" ha detto ancora (VIDEO).
Lavoro e riforma della giustizia - "Questo è un paese fondato sul lavoro, ma che campa di rendita, oggi chi fa l'imprenditore, chi crea un posto di lavoro è un eroe - ha affermato dal palco della Leopolda - credo che sia qualcosa di sinistra se c'è un posto di lavoro in più e non uno in meno". "Mi accusano: 'Non sei di sinistra perché non parli di lavoro' - ha continuato - No, non sei di sinistra perché non crei lavoro". Renzi ha sottolineato anche la necessità di una riforma della giustizia: "La riforma della giustizia ce la chiedono anche tantissimi magistrati che si impegnano, lavorano, rischiano la vita. Basta con il dibattito sulla riforma ad personam".
Noi che vogliamo dare un nome al futuro non parleremo solo di riforma elettorale, ma anche di riforma della giustizia (staff) #Leopolda13
— Matteo Renzi (@matteorenzi) October 27, 2013
"Dall'Ue basta appelli sull'immigrazione, mandi le navi" - Sull'emergenza immigrazione (lo speciale), il sindaco di Firenze si è rivolto all'Unione europea. "Non posso vedere più gli appelli dell'Europarlamento contro la Bossi-Fini - ha detto - l'Europa non può fare appelli, mandi le navi insieme a noi a pattugliare il Mediterraneo e si faccia carico dell'emergenza sociale".
"Per far crescere Pil bisogna partire da asili nido" - Nell'intervento del candidato alle primarie del Pd spazio anche al tema della scuola: La scuola è il luogo dal quale possiamo ripartire, per far crescere Pil bisogna partire da asili nido".
La scuola è il luogo dal quale possiamo ripartire, noi dobbiamo dire agli insegnanti che puntiamo sulla loro passione (staff) #Leopolda13
— Matteo Renzi (@matteorenzi) October 27, 2013
Delrio: "Renzi non è uomo solo al comando" - Le parole di Renzi sono arrivate dopo l'intervento del ministro degli Affari regionali, che, nel parlare a margine con i giornalisti ha fatto il suo endorsment al sindaco di Firenze. "C'è una comunanza di idee e di approccio alla politica e alla società: per questo l'ho sempre sostenuto e continuerò a sostenerlo finché rimane così. Se cambia, no" ha detto Delrio. "Il partito di Matteo - ha aggiunto - non è il partito di un uomo solo al comando ma è un partito che rappresenta con un uomo al comando le speranze di tutti". "Il Pd dopo le primarie sarà di nuovo un partito unito - ha inoltre assicurato Delrio - Mi stupirei se dopo le primarie ci fossero divisioni". "Non mi pare - ha continuato il ministro - che Matteo dopo aver perso le primarie, abbia rinunciato a dare il suo contributo a Bersani. Mi aspetto lo stesso da tutti quelli che perderanno la volta prossima. E' normale che sia così; noi siamo un partito serio, spero".
Gentiloni: "Marina si candida? Noi abbiamo Renzi" - Alla kermesse della Leopolda rimbalzano poi le voci di una possibile candidatura di Marina Berlusconi da parte del Pdl alle prossime elezioni. "Se ci sarà una candidatura Marina Berlusconi la discuteremo, per ora mi sembra una candidatura sui giornali. Noi abbiamo Renzi..." ha detto Paolo Gentiloni parlando con i giornalisti al suo ingresso alla Leopolda.