Letta: intesa su stop al finanziamento pubblico ai partiti

Politica
Il presidente del Consiglio Enrico Letta

"Ora la Ragioneria di Stato deve preparare le norme fiscali del ddl" annuncia il premier su Twitter al termine del Cdm. Epifani: "Abolirlo gradatamente". Grillo: "Bluff". Zanonato: "C'è volontà di prorogare bonus fiscale per le ristrutturazioni edilizie"

Il Consiglio dei ministri ha approvato le linee guida dell'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti. Il governo ha deciso che si tratterà di un disegno di legge, che sarà varato nelle prossime settimane (qui il comunicato stampa).

L'abolizione dell'attuale sistema di rimborsi elettorali ai partiti è uno dei primi provvedimenti nell'agenda del governo Letta per la parte riguardante le riforme istituzionali.
L'annuncio di Letta riscuote il plauso dei partiti di maggioranza. Il segretario Pd Epifani auspica che la nuova normativa sul finanziamento dei partiti introduca anche criteri di democraticità e trasparenza: "Bisogna gradatamente far sparire i finanziamenti pubblici e contare sui finanziamenti privati", dice.
La mossa di Letta incassa invece la dura critica di Beppe Grillo: "Letta ha dato un tweet: raggiunto l'accordo per il finanziamento ai partiti. Bluffano e il Paese se ne sta andando", dice il leader del Movimento 5 stelle.

Zanonato: ecobonus e ristrutturazioni al prossimo Cdm - Slittano invece i bonus per l'efficienza energetica e per le ristrutturazioni edilizie. La nota di Palazzo Chigi diffusa al termine del Consiglio dei ministri, conferma che non è stato varato il provvedimento atteso per prorogare lo sconto del 55% fino a dicembre. Ma sarà preso in esame alla prossima riunione del governo. E' quanto ha assicurato il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, lasciando Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri. C'è la volontà politica da parte del governo di prorogare per un anno, quindi fino alla fine del 2013, gli ecobonus al 50% e 55% sulle ristrutturazioni e gli adeguamenti energetici degli edifici. Il titolare dello Sviluppo Economico ha anche aggiunto che "martedì 28 ci sarà un incontro tecnico per definire i dettagli, ma soprattutto la copertura economica dell'operazione, mentre venerdì 31 si cercherà di approvare il provvedimento".

Sanità, quasi 2mld a sei regioni - Il Cdm ha poi autorizzato il ministero dell'Economia ad erogare somme per quasi 2 miliardi, a titolo di anticipo, per 6 regioni (Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Sicilia): all'Abruzzo 118 milioni di euro - alla Calabria 411 milioni di euro - alla Campania 287 milioni di euro - al Lazio 540 milioni di euro - al Molise 63 milioni di euro - alla Sicilia 500 milioni di euro.  

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