Il sindaco di Firenze accusa: la sospensione della tassa "è una cambiale che si paga a Berlusconi". Il segretario del Pd replica: "Non è un regalo a nessuno ma al buonsenso"
"Il fatto di essere intervenuti sull'Imu è una cambiale che si paga all'accordo con Berlusconi". Così Matteo Renzi a Radio 24 (AUDIO). "Credo che sia giusto abbassare le tasse ma mi piacerebbe capire da dove partire. Noi a Firenze siamo partiti dall'Irpef. L'Imu sulla prima casa, quando c'era, l'avevamo al minimo, ma su seconda, terza, quarta e quinta era al massimo". Risponde a distanza Guglielmo Epifani, segretario del Pd: "L'Imu? Non è un regalo a nessuno ma al buonsenso". Epifani ricorda come l'imposta sulla casa sia "socialmente delicata per molte famiglie", in particolare "per le fasce più deboli" per le quali potrebbe essere applicabile una riforma.
A proposito del Partito democratico, Renzi sostiene poi che "è in una fase un po' sotto shock". "Quando abbiamo fatto le primarie molti erano convinti che avremmo vinto", ha ricordato il sindaco di Firenze, secondo cui "abbiamo iniziato a perdere quando abbiamo respinto gli elettori dai seggi: blindando le primarie le vinci, ma perdi le secondarie, e spero che la prossima volta le regole siano diverse". Sull'ipotesi di correre per la segreteria del Pd, il rottamatore ha risposto dicendo che "se adesso facessi la campagna per diventare segretario sembrerebbe che l'obiettivo per me è sedermi su una poltrona piuttosto che un'altra", mentre la questione è se "il Pd è in grado di esprimere proposte per il Paese o sta solo a rimorchio". Secondo Renzi, in questo momento "chi vuol bene all'Italia fa il tifo per Letta", e la sinistra deve abbandonare "l'idea che le tasse siano l'unico motore dello sviluppo di un territorio", per cui "dobbiamo immediatamente dare un segnale" in questo senso "o perdiamo il contatto con la realtà".
Il sindaco di Firenze risponde anche alle polemiche nate dalla pubblicazione del suo nuovo libro Oltre la Rottamazione per Mondadori, la casa editrice dell'ex premier: con Berlusconi "Io ci ho fatto un libro, loro ci hanno fatto il governo, non so chi è messo peggio". Poi aggiunge: "Al di là delle battute, è una grandissima casa editrice, pubblica autori di tutti i tipi, non credo sia riconducibile a una polemicuccia politica".
A proposito del Partito democratico, Renzi sostiene poi che "è in una fase un po' sotto shock". "Quando abbiamo fatto le primarie molti erano convinti che avremmo vinto", ha ricordato il sindaco di Firenze, secondo cui "abbiamo iniziato a perdere quando abbiamo respinto gli elettori dai seggi: blindando le primarie le vinci, ma perdi le secondarie, e spero che la prossima volta le regole siano diverse". Sull'ipotesi di correre per la segreteria del Pd, il rottamatore ha risposto dicendo che "se adesso facessi la campagna per diventare segretario sembrerebbe che l'obiettivo per me è sedermi su una poltrona piuttosto che un'altra", mentre la questione è se "il Pd è in grado di esprimere proposte per il Paese o sta solo a rimorchio". Secondo Renzi, in questo momento "chi vuol bene all'Italia fa il tifo per Letta", e la sinistra deve abbandonare "l'idea che le tasse siano l'unico motore dello sviluppo di un territorio", per cui "dobbiamo immediatamente dare un segnale" in questo senso "o perdiamo il contatto con la realtà".
Il sindaco di Firenze risponde anche alle polemiche nate dalla pubblicazione del suo nuovo libro Oltre la Rottamazione per Mondadori, la casa editrice dell'ex premier: con Berlusconi "Io ci ho fatto un libro, loro ci hanno fatto il governo, non so chi è messo peggio". Poi aggiunge: "Al di là delle battute, è una grandissima casa editrice, pubblica autori di tutti i tipi, non credo sia riconducibile a una polemicuccia politica".