Napolitano striglia i partiti: "Se sordi trarrò conseguenze"

Politica
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Il capo dello Stato dopo il giuramento: "Scelta legittima ma eccezionale: sono grato ma mette a dura prova le mie forze". Poi dice: "Il vostro applauso non induca all'autoindulgenza. Governo subito. Imperdonabile no a riforma elettorale". FOTO E VIDEO

Giorgio Napolitano giura da presidente della Repubblica e lancia un pesantissimo j'accuse ai partiti "sordi" e incapaci di collaborare nell'interesse del Paese (qui il testo integrale - qui i video). Bacchettate che il Parlamento accoglie con gli applausi di chi dovrebbe sentirsi ferito da quelle accuse (Pd e Pdl in particolare) e dall'indifferenza di quanti quegli appelli li hanno fatti diventare i loro slogan elettorali (i 'grillini' rimasti ostentatamente in piedi per deferenza, ma immobili). Un paradosso spiegabile solo nel marasma in cui versa la politica, costretta ad incoronare per la seconda volta 'Re Giorgio'.

Napolitano: "Superare le sordità del passato" - Il presidente della Repubblica legge un discorso fitto di critiche e allarmi, ma anche di auspici e di una (seppur flebile) speranza. Si ferma spesso per la commozione. Spiega di aver accettato controvoglia e costretto dallo "stallo fatale" in cui la politica ha cacciato il Paese. Sottolinea come sia arrivata l'ora di trovare "intese condivise", superando le "sordità" del passato. Altrimenti, aggiunge minaccioso, "non esitero' a trarne le conseguenze dinanzi al Paese".

Il Pd chiamato a pronunciarsi sulla linea - A portare il peso della situazione è al  momento il Pd che, nonostante la vittoria di Debora Serracchiani in Friuli Venezia Giulia, attraversa uno dei momenti più drammatici della sua storia. Per le 17 di martedì sono convocati i delegati per un passaggio che potrebbe essere decisivo per la tenuta: la linea sul governo da portare mercoledì alle consultazioni con Giorgio Napolitano e il percorso congressuale dopo le dimissioni di Pier Luigi Bersani. Il confronto potrebbe essere duro, anche se sembra allontanarsi lo spettro di una scissione visto che molti 'ribelli' degli ultimi giorni hanno assicurato che non intendono lasciare il Pd.

Le due anime dei democratici
- Quale che sia la linea scelta da Napolitano, non sarà indolore per il Pd, ma secondo qualcuno servirà a 'istruire' il congresso: Per Franceschini ora i parlamentari del Pd "devono dire sì o no a Napolitano" e chi dovesse non votare la fiducia sarebbe fuori dal partito. Non mancano però i malumori davanti alla prospettiva di accettare oggi senza obiezioni quelle larghe intese con il Pdl sempre aborrite. Rosy Bindi ha frenato e già dai giovani turchi, con Matteo Orfini in testa, arrivano segnali di rivolta.

Gli attacchi di Grillo - Grillo, intanto, torna ad attaccare la rielezione di Giorgio Napolitano ("La Repubblica - ha scritto sul suo blog - quella che si dice democratica e fondata sul lavoro, ieri è morta"), aggiunge su Twitter: "Noi, unica opposizione".

La cronaca della giornatai:

22.45 Orfini: "In direzione proporrò Renzi premier" - "Domani in direzione proporrò Matteo Renzi alla presidenza del Consiglio". Lo ha reso noto Matteo Orfini parlando a 'Piazzapulita' de la7. "Mi piacerebbe - prosegue il 'giovane turco' del Pd - sapere se Renzi, che rivendica  il suo coraggio e la sua voglia di dare un contributo, se la sente di accettare una ipotesi del genere. Penso che la sua sarebbe una candidatura in grado di sfidare tutti sul terreno del governo. Come è noto gli elettori del M5s apprezzano molto quello che dice Renzi, così come fanno quelli del Pdl".

21.45 Renzi: "Io premier? Non è un'ipotesi in discussione"
- "Non è un'ipotesi adesso in discussione. Non mi pare proprio un'ipotesi in campo in questo momento." Così Matteo Renzi ha risposto a 'Otto e mezzo' alla domanda se possa essere lui o meno il prossimo presidente del Consiglio. Sull'eventualità di un altro governo tecnico, poi Renzi ha aggiunto: "Abbiamo già dato".

21.23 Bindi: "Governo Pd-Pdl? Troviamo formula giusta" -  "Napolitano non ci ha dato, intelligentemente, la formula sul governo che dobbiamo fare. Ci ha invitato al dialogo e noi dobbiamo dialogare per trovare la formula giusta per far partire il nuovo esecutivo". Lo dice Rosy Bindi a 'Porta a Porta' rispondendo agli inviti di Maurizio Lupi di fare un governo politico con il Pdl con gli esponenti di primo piano dei due partiti dentro.

21.12 Renzi: "Il Pd scelga se vuole stare al governo da protagonista" - "Il Pd deve scegliere se stare nel governo da protagonista". Lo ha detto Matteo Renzi a Otto e mezzo.  Non si puo', ha spiegato, "dire 'ho un po' paura'. Penso che il centrosinistra debba smettere di vivere di paura e contrasti. Dobbiamo dire 'purtroppo non abbiamo vinto le elezioni e non possiamo andare alle elezioni, ci tocca governare con altri, come abbiamo fatto dal 2011 al 2013". Dunque "è un inciucio se facciamo un accordo per non fare niente". Invece questo lavoro deve portare "all'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, che significa riconciliarsi con gli italiani, abolire le province". Quanto al fatto se vi saranno "ministri tecnici o politici lo vedremo nelle prossime ore. Ma si parta dalle cose de da fare". Renzi non condivide la linea di chiusura netta a Berlusconi. "Penso che Berlusconi abbia il diritto di stare sulla scena parlamentare. La mia battaglia è perche' si goda la sua pensione. Credo occorra un gesto di serenita' e se il governo servira' a questo sara' un governo di buonsenso, partendo dalle cose da fare", ha aggiunto.

20.27  Friuli Venezia Giulia, Tondo ammette la sconfitta
- Il presidente uscente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha telefonato a Debora Serracchiani per complimentarsi per la sua vittoria alle elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia. Applausi e grida hanno accompagnato l'annuncio della candidata del centrosinistra.

20.23 Serracchiani: "In Friuli abbiamo vinto"
- "Abbiamo vinto". Così Debora Serracchiani, all'uscita del suo ufficio nella sede del Pd di Udine, ha ufficializzato la vittoria alle regionali del Friuli Venezia Giulia

19.51 Movimento 5 Stelle: "Da Napolitano discorso politico"
-  "Quello del presidente Napolitano è stato un discorso politico, in barba al ruolo di garanzia che un Capo dello Stato dovrebbe mantenere". I capigruppo di Camera e Senato, Roberta Lombardi e Vito Crimi, commentano così il discorso di insediamento del Presidente della Repubblica. "E' stata evidentemente dettata la linea politica del prossimo governo - continuano - con la riforma della legge elettorale, la normativa anti-corruzione e il superamento del bicameralismo perfetto: in pratica, e' stata indicata l'adozione del testo preparato dai 'saggi' scelti fra le istituzioni e i partiti".

19.16 Berlusconi a SkyTG24: "Discorso ineccepibile" - “Intervento ineccepibile e commovente, da approfondire, da studiare e da meditare da parte di tutte le forse politiche”. E a proposito dell’ammonimento sulle riforme lanciato da Napolitano: “Non bastava il nostro assenso per fare quelle riforme, la legge elettorale non è vero che non è stata la nostra volontà ma c’è stata un’opposizione della sinistra che non ha voluto cambiare la legge perché non voleva profittare del premio di maggioranza”. Sulla questione Imu: “Sono convinto che la restituzione dell’Imu sia sostenibile e necessaria. Meno tasse sulle famiglie, meno tasse sulle imprese e più consumi. È un’equazione non mia, ma che dobbiamo applicare per uscire dalla spirale recessiva”.

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19.02 Domani Napolitano avvia consultazioni - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, avvierà domani mattina, ricevendo il Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, e la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, un rapido giro di incontri con le rappresentanze parlamentari essenzialmente per verificare ogni eventuale aggiornamento delle posizioni già illustrate nelle precedenti consultazioni per la formazione del nuovo Governo. Lo rende noto un comunicato del Quirinale.

18.43 Di Stefano (M5S): “Discorso schierato” - "Un discorso molto schierato. Non avevo mai sentito un Presidente parlare contro un partito in Parlamento". Lo dice il deputato del M5s Manlio Di Stefano commentando le parole di Giorgio Napolitano.

18.30 E. Letta su Twitter: "Ora agire"
18.20 Le foto in Aula: Napolitano giura e si commuove: FOTO



18.03 Bersani: "Ottimo, ha detto quel che doveva dire" - "Ottimo". Così Pier Luigi Bersani, lasciando l'Aula, commenta il discorso alle Camere di Giorgio Napolitano subito dopo la sua rielezione. A chi gli fa notare che c'è stata una strigliata e un forte richiamo alla responsabilità dei partiti, Bersani risponde: "Cos'altro doveva dire? Ha detto benissimo quel che doveva dire".

17.56 Messora (5 Stelle) su Twitter -


17.51 Berlusconi: "Discorso straordinario, miglior presidente per il Paese" - - "Il discorso più ineccepibile e straordinario che io abbia mai sentito in 20 anni". Lo afferma Silvio Berlusconi commentando il discorso di Giorgio Napolitano.

17.47 "Resto finché sarà necessario" -
"Mi accingo al mio secondo mandato, senza illusioni e tanto meno pretese di amplificazione "salvifica" delle mie funzioni ; eserciterò piuttosto con accresciuto senso del limite, oltre che con immutata imparzialita', quelle che la Costituzione mi attribuisce. E lo farò fino a quando la situazione del paese e delle istituzioni me lo suggerirà e comunque le forze me lo consentiranno". Lo ha detto Giorgio Napolitano.

17.45 "Tutte le forze politiche si prendano la loro responsabilità"


17.40 "Orrore per intese è segno di regressione"

17.33 "Governo senza indugio"
- "A56 giorni dalle elezioni del 24-25 febbraio - dopo che ci si è dovuti dedicare all'elezione del Capo dello Stato - si deve senza indugio procedere alla formazione dell'Esecutivo". Così Giorgio Napolitano, nel suo discorso alle Camere.

17.31 Napolitano: distinguere piazza da parlamento -
"Apprezzo l'impegno con cui" forze politiche "hanno mostrato di volersi impegnare alla Camera e al Senato, guadagnandovi il peso e l'influenza che gli spetta: quella è la strada di una feconda, anche se aspra, dialettica democratica e non quella, avventurosa e deviante, della contrapposizione tra piazza e Parlamento". Lo ha detto Giorgio Napolitano, riferendosi implicitamente al Movimento 5 stelle.
"La rete" offre inedite possibilità politiche, "ma non c'è partecipazione realmente democratica" senza il tramite di "partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del 'metodo democratico"'.

17.25 "Attenzione a tensione tra poteri dello Stato" - "Occorre grande attenzione di fronte a esigenze di tutela della libertà e della sicurezza da nuove articolazioni criminali e da nuove pulsioni eversive, e anche di fronte a fenomeni di tensione e disordine nei rapporti tra diversi poteri dello Stato e diverse istituzioni costituzionalmente rilevanti". Lo afferma Napolitano.

17.20 "Se di nuovo partiti sordi ne trarrò conseguenze" -
"Ma ho il dovere di essere franco: se mi troverò di nuovo dinanzi a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel passato, non esiterò a trarne le conseguenze dinanzi al paese". Così Giorgio Napolitano nel discorso alle Camere.

17.15 "Imperdonabile no a riforma elettorale" -
"Imperdonabile resta la mancata riforma della legge elettorale". Lo ha detto il presidente della Repubblica. "La mancata revisione di quella legge ha prodotto una gara accanita per la conquista, sul filo del rasoio, di quell'abnorme premio, il cui vincitore ha finito per non riuscire a governare".

17.13 Napolitano: Il vostro applauso non induca ad alcuna indulgenza


17.10 Napolitano: "Scelta pienamente legittima ma eccezionale"

17.04 Napolitano: "Gratitudine" - Napolitano esprime gratitudine all'assemblea per essere stato rieletto: "E' un segno di rinnovata fiducia", dice commovendosi, "ma ciò mette a dura prova le mia forze".

17.02 Napolitano giura a Camere riunite - Guarda il video



17.00 Napolitano entra in Aula accolto dagli applausi

16.54 Giorgio Napolitano è arrivato alla Camera dei deputati

16.44 Giorgio Napolitano è uscito dal Quirinale


16.40 Gallo: "Bene rielezione di Napolitano" - "Signor Presidente, la Corte costituzionale Le formula i più vivi rallegramenti per la Sua rielezione alla suprema magistratura della Repubblica. Accolga, altresì, i sentimenti della mia piu' alta considerazione per la Sua persona, sicura garanzia dei valori costituzionali, della vita democratica e dell'unità del nostro Paese". E' quanto scrive il professor Franco Gallo, presidente della Corte costituzionale, in un telegramma di auguri inviato al capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

16.35 M5S: Contegno ma nessun applauso -
I parlamentari 5 stelle saranno tutti in piedi in aula ma non applaudiranno il discorso di insediamento del rieletto capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Lo hanno deciso nel corso di un'assemblea grillina come riferisce ai giornalisti Luigi Di Maio. "Contegno istituzionale - sottolineano alcuni deputati - ma non applauso".

16.32 Osservatore romano: "Napolitano dovrà supplire a incapacità partiti" -"A quasi 88 anni, il presidente Napolitano dovrà supplire all'incapacità fin qui dimostrata dai partiti", per assolvere al "compito gravoso" di dare un Governo al Paese. Lo scrive l'Osservatore Romano che ricora come "nelle scorse settimane" gli stessi partiti abbiano accolto "con scetticismo, se non con sufficienza, l'iniziativa, assunta dallo stesso capo dello Stato, di affidare a due commissioni il compito di individuare un programma che potesse essere condiviso per il bene del Paese".

16.12 Scelta civica: "Da Napolitano nessuna ipotesi a partiti" -
"Il Presidente Napolitano è stato più che riservato e non ha fatto ipotesi di governo con i partiti. Credo che manterrà il riserbo più assoluto fino alla fine, ma molto si comincerà a capire oggi nel suo intervento in Aula". Lo ha detto il coordinatore nazionale di Scelta Civica, Andrea Olivero, interpellato in Transatlantico sui possibili scenari di governo.

15.00 Puppato: congresso e segretario donna -
"La carica dei 101 è stata una  carica di dinamite per il Pd, per il mondo che rappresentiamo. Hanno giocato sporco e secondo logiche non dichiarate e non dichiarabili". E' duro il giudizio di Laura Puppato, senatrice del Pd che in viaggio  per Roma per l'insediamento del Napolitano bis all'Adnkronos critica  aspramente i 'franchi tiratori' del suo partito. Per questo, aggiunge: "Occorre un congresso e presto, perché non possiamo stare senza una guida. E mi  auguro che possa essere una donna".

14.56 Civati: "Non vado in Sel" - Pippo Civati ha smentito le indiscrezioni che lo danno in uscita dal Pd verso Sinistra ecologia e libertà. "Il mio progetto è esattamente il contrario: far diventare protagonisti del Pd quelli che in questi giorni non lo sono stati", ha scritto sul suo blog, "per questo, sei mesi fa mi sono candidato alla segreteria. Chiaro?".

14.51 Spread a 283 punti - Lo spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi equivalenti tocca un minimo di 280 e poi si assesta a 283 punti, dopo aver chiuso venerdì scorso a 298 punti. Il rendimento è al 4,06%. Il differenziale Bonos/Bund è a 329 punti per un tasso del 4,52%. (L'andamento dello spread in tempo reale).

14.40 Crocetta: "Il Pd ha scambiato il voto per le primarie" - "Il Pd esiste perché esistono gli elettori del partito democratico. Non saranno quattro baruffe a decretarne la fine. Ma credo che qualche esponente di partito abbia confuso l'elezione del presidente della Repubblica con le primarie interne fatto che ritengo davvero irresponsabile". Lo ha affermato il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta uno dei grandi elettori nelle votazioni per il capo dello Stato.

14.39 D'Alema: "Assurdo come è stato candidato Prodi" - "Nessuna mia regia su affossamento (di Romano Prodi nelle elezioni per il Colle, ndr), denuncerò i calunniatori" dice Massimo D'Alema in un'intervista rilasciata a Piazzapulita . "Semmai, aggiunge, si deve parlare della regia "di chi lo ha candidato in modo francamente assurdo".

14.30 Bressa (Pd) a SkyTG24: "Sarà governo del presidente" - "Sarà sicuramente il governo del presidente. L'unico in grado di far uscire il Paese dalla palude" dice a SkyTG24 il deputato Pd Gianclaudio Bressa. Guarda il video


14.18 Fava (Sel): "Grillo? Non va giudicato dai toni, ma sui temi" - "I toni di Grillo possono risultare eccessivi ma quali possono essere i toni giusti di una politica che, di fronte a un nome con una  storia specchiata, non di un facinoroso, ma un giurista rigoroso come  Rodotà, sceglie di non scegliere?" dice Claudio Fava, coordinatore di Sel. "Non serviva la 'cartolina' di piazza Montecitorio per comprendere il clima in cui si trova l'Italia. Grillo - conclude - non è il principio né la fine. Rabbia e delusione ci sono a prescindere. Poi ciascuno li commenta secondo il proprio stile e il proprio lessico ma questo è un dettaglio".

14.12 Stato-mafia, distrutte intercettazioni Napolitano - Il gip di Palermo, Riccardo Ricciardi, ha distrutto le intercettazioni delle conversazioni telefoniche tra il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e l'ex ministro Nicola Mancino, registrate nell'ambito dell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. Distrutte "con procedura camerale", senza contraddittorio tra le parti, perché le registrazioni hanno costituito un "vulnus costituzionalmente rilevante", scrive la Cassazione nelle motivazioni.

14.09 Brunetta: "Ruolo Napolitano straordinario" - Guarda il video



13.49 Vendola: “Stima per Napolitano, ma suicidio centrosinistra” - "Abbiamo espresso non solo un antico affetto, ma anche una stima particolare per il vecchio Napolitano che accoglie l'invito pressante  che le principali forze politiche gli fanno e l'invito a coprire un vuoto, a consentire lo sblocco di una situazione  che era entrata in un condizione di stallo. Quindi per me vale anche oggi un'espressione sincera di stima e di affetto per Giorgio Napolitano". Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà. "Tuttavia se questa operazione prelude al governo delle larghe intese - prosegue il leader di Sel -  io continuo a ritenere che si tratti del più clamoroso suicidio del centrosinistra. E anche di una sciagura per il Paese". Guarda il video


13.41 Civati: "Su governissimo consultare base il 25 aprile" - "Lo avevo chiesto due mesi fa, di verificare l’opinione degli iscritti e degli elettori. Non è stato fatto nulla, nonostante abbiamo il famoso albo degli elettori. Ora mi chiedo se si abbia intenzione di chiedere loro qualcosa, dopo lo sfacelo di queste ore. Se sono favorevoli al governissimo, ad esempio". A scriverlo è sempre Civati sul suo blog.

13.35 Portavoce Merkel: "Napolitano ha alto profilo" -
Giorgio Napolitano è tenuto in alta considerazione per il suo profilo personale dal governo tedesco come nel contesto internazionale. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert a Berlino.

13.05 Napolitano firma le dimissioni dal suo primo mandato -
Il Presidente Giorgio Napolitano ha sottoscritto questa mattina l'atto di dimissioni dalla carica di presidente della Repubblica da lui assunta il 15 maggio del 2006, nell'imminenza del giuramento che presterà oggi pomeriggio dinanzi alle Camere riunite quale Presidente rieletto.

13.03 L'ironia di Fiorello, una canzone per Napolitano -
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13.02 Civati: "Traditori saranno ministri" -
Pippo Civati contro tutti. "Si parla molto di '"traditori', ma state attenti: perché i soliti protagonisti della politica italiana che ora chiamate così poi potreste ritrovarvi, tra qualche ora, a chiamarli 'ministri'", ha scritto il deputato del Pd sul suo blog.
"Tutti insieme. Appassionatamente. Con un argomento formidabile: dopo che abbiamo ridotto il centrosinistra così, non vorrete mica andare a votare? Affidate le cose a noi, sappiamo come si fa", ha spiegato. Civati, che aveva molto spinto per un'intesa su Stefano Rodotà, ha assicurato che se si fosse seguita quella via o si fosse appoggiato Romano Prodi si sarebbe arrivati a una soluzione ben diversa. "Se avessimo votato Prodi o Rodotà, non saremmo andati a votare, come le vecchie volpi della politica hanno ripetuto (altro che Twitter) a tutti i giovani deputati", ha detto.


12.58 Cicchitto (Pdl): "Il Pd ha affossato Marini" -
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12.45 Pd, domani si riunisce direzione per decidere linea - Si riunirà domani la direzione del Pd che dovrà decidere la linea in vista delle consultazioni che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano farà per formare un governo. La direzione si annuncia delicatissima dopo le lacerazioni che hanno portato alle dimissioni dell'intera segreteria. Nella riunione, infatti, si deciderà anche sull'anticipo del congresso e in che modo sarà retto il partito prima della scelta congressuale di un nuovo segretario.

12.35 Renzi: "Noi troppo ambiziosi? Sì di cambiare Italia"

12.25 Marino: "Voglio solo liberare Roma" - "Come immaginavo oggi sulla stampa sono iniziate le ipotesi di scissioni e correnti. E mi ritrovo tirato per la giacchetta da una parte e dall’altra. Forse non hanno capito che voglio liberare questa città da cinque anni di scandali e parentopoli. Il mio partito è Roma". A scriverlo è il candidato del Pd a Roma Ignazio Marino su Facebook.

12.18 Della Vedova: "Anche Monti meriterebbe conferma" - "Il governo Monti è stata un'esperienza positivissima per l'Italia: a mio avviso credo che più di un ministro potrebbe essere riconfermato, a partire dal primo ministro", afferma il senatore di Scelta Civica Benedetto Della Vedova, dai microfoni di Radio Città Futura.

12.01 Bonino: "Spero che Amato accetti" -
"I partiti che sosteranno questo governo dovranno assumersi pienamente la responsabilità di quello che accadrà. Io veramente mi auguro che Giuliano Amato accetti e sono consapevole che ci possa essere la tentazione di dire "ho già dato".
A dirlo è la radicale Emma Bonino, che aggiunge: "Nella scampato pericolo ed in qualche modo avendo portato a casa la Presidenza della Repubblica mi pare che da parte dei partiti siano già cominciati i distinguo e i paletti, per cui sarà un governo tra i più difficili ed impegnativi e che probabilmente fin da subito sarà sottoposto al bersaglio non solo di chi starà all'opposizione, ma di chi lo sosterrà o farà finta di sostenerlo".

11.45 Grillo: Con Napolitano bis Repubblica morta - "La Repubblica, quella che si dice democratica e fondata sul lavoro, ieri è morta". Lo ha scritto domenica 21 aprile aprile sul suo blog in un post poi rilanciato oggi anche su Twitter in cui lo stesso Grillo aggiunge: "Il movimento 5 stelle è l'unica opposizione.

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